martedì 19 giugno 2012
Assemblea pubblica sul futuro dell’area di Ca’ Roman
Il cinema Perla di Pellestrina ospiterà oggi alle 17.30 un’attesa
assemblea pubblica sul tema del progetto per le villette che dovrebbero
essere costruite nella zona di Ca’ Roman a ridosso dell’oasi
gestita dalla Lipu. Un progetto che procede da alcuni anni ormai, ma che
sta trovando da mesi grande resistenza nel fronte ambientalista e
cittadino sull’isola di Pellestrina. Tanto è vero che il titolo
dell’assemblea stessa è eloquente: “Giù le mani da Ca’ Roman”, con
motivazione il “no alla devastazione ambientale dell’estremità sud
dell’isola, il no alle villette che non portano alcun beneficio
economico ai residenti, e il si invece per un progetto alternativo e
condiviso con gli abitanti di Pellestrina”. In ballo c’è la
costruzione di 42 villette bifamiliari per un totale quindi di 84
appartamenti previsti nell’area ex colonia delle suore Canossiane.
Un totale di 25 mila metri cubi di volumetrie realizzati dalla Ca’ Roman
Srl, società nata proprio a questo scopo. «Noi non siamo a priori
contrari al progetto, ma ad alcune porzioni dello stesso», fa notare
Federico Antinori della Lipu, una delle associazioni ambientalisti
schierata contro l’iniziativa immobiliare. «In primis, non va bene
il fatto che 11 delle villette siano state previste in un’area che lo
stesso Comune ha sempre tutelato vietando le edificazioni. Questa è
compresa tra il Forte Barbarigo e uno degli edifici della ex colonia.
Una fascia di rispetto per semplici motivi di sicurezza, ma area
verde molto preziosa. Che le 11 villette le facciano da un’altra parte
su quel terreno, o che ne costruiscano di meno». Poi c’è il
problema del rifornimento di acqua per i lavori. «Vogliono
utilizzare l’acqua di falda, ma qui si creerebbe il rischio di
subsidenza, e il Comune vuole autorizzare una cosa simile invece di
tutelare la sua laguna?», si chiede Antinori. «Che si portino l’acqua
con una imbarcazione. Infine, c’è il rischio che venga realizzata
una darsena. Non c’è ora nel progetto, ma la stessa Ca’ Roman Srl
nello studio di impatto ambientale si chiede e si risponde sul come i
proprietari arriveranno nelle loro case: utilizzando la barca. Ciò
determina una possibile darsena e un nuovo danno ambientale all’area».
(s.b.)
Sabato nonna Amalia Scarpa ha spento 100 candeline

lunedì 18 giugno 2012
venerdì 15 giugno 2012
Il comitato incontra Simionato
Il comitato cittadino composto da chi il 23 luglio 2010 ha subìto danni
dalla tromba d’aria che colpì Pellestrina e San Pietro in Volta ha
incontrato ieri mattina il vicesindaco Sandro Simionato. Assente il
sindaco perchè ammalato, Simionato ha spiegato alla rappresentanza
di residenti il quadro economico della situazione attuale e come è
modificato quello dei possibili risarcimenti. Inizialmente doveva
essere lo Stato a farli, ora invece, essendo stati modificati alcuni
regolamenti, il tutto è passato sotto la Regione. «Abbiamo molto
apprezzato il modo nel quale il vicesindaco si è confrontato con
noi», spiega Daniele Scarpa, portavoce del comitato di Pellestrina,
«purtroppo i tanti eventi che nel frattempo si sono succeduti e il
piatto che piange non permettono di vedere una situazione rosea
all’orizzonte. Ma restiamo fiduciosi sul fatto che qualcosa si
possa ottenere, quantomeno per i privati che si sono dovuti ricostruire
porzioni di casa oppure che hanno subìto altri danni». Come prima
cosa il comitato ha chiesto e ottenuto di potersi confrontare
nuovamente con il sindaco Orsoni, appena sarà possibile, quindi hanno
an- nunciato di voler chiedere un incontro anche al governatore
della Regione, Luca Zaia, senza escludere la possibilità di interessare i
parlamentari. (s.b.)
giovedì 14 giugno 2012
Pellestrina attende ancora i soldi promessi
«I residenti di Pellestrina, Portosecco e San Pietro in Volta non
chiedono la luna, solo che gli venga riconosciuto quanto promesso a
fronte delle spese che hanno dovuto sostenere per ristrutturare le loro
case». Il consigliere comunale Alessandro Scarpa “Marta” ribadirà
oggi al sindaco Orsoni quanto richiesto dalla popolazione in un incontro
programmato da tempo assieme anche alla Municipalità. Si parla di
quei fondi che lo Stato aveva promesso dopo la visita dell’allora
capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, a seguito della tromba
d’aria che il 23 luglio 2010 aveva colpito duramente l’isola. Un
fenomeno che danneggio decine di case, impianti sportivi, edifici
pubblici e anche numerose autovetture dei residenti. A una prima
stima erano stati fissati danni per circa 5 milioni di euro. «Con il
massimo rispetto ci raffrontiamo a quanto accaduto con la tromba
d’aria che ha colpito Venezia»,, prosegue il consigliere comunale,
«ma a Pellestrina la gente si chiede perché non gli sia arrivato neppure
un centesimo rispetto a quando promesso da Roma, mentre altre zone
del Paese sono state rifondate subito a seguito di eventi che si sono
verificati dopo quello di Pellestrina». Dalla Municipalità, il
presidente Giorgio Vianello commenta amaramente: «Parleremo con il
sindaco, ma il mio timore è che a questa isola non arriverà nulla. Sono
tanti i soldi da tirare fuori per i terremoti e le alluvioni che si
sono poi succedute in giro per l’Italia, ma qui a Pellestrina sarebbe
bastato intanto partire con un milione di euro, almeno per aiutare
le famiglie che sono più bisognose e che hanno subìto i danni
maggiori. C’è tanta gente che si è dovuta fare un mutuo, con somme fino a
50 mila euro per ricostruire il tetto della casa».
Simone Bianchi
venerdì 8 giugno 2012
Bus pieno, arrivano i carabinieri
Genitori e studenti in mezzo alla strada bloccano la linea 11
Per il secondo giorno consecutivo l’autobus di linea 11 è arrivato
pieno di passeggeri alla fermata della scuola Loredan senza permettere a
nessuno di salire, e stavolta studenti e genitori lo hanno bloccato
mettendosi in mezzo alla strada. Mercoledì avevano minacciato di farlo
se il disagio si fosse riproposto, e puntualmente è accaduto. Il mezzo
era partito puntuale alle 12.55 dal capolinea del cimitero di
Pellestrina, ma già pieno di passeggeri dal momento che a qualche
turista, in arrivo con il vaporetto di linea 31 da Chioggia c’erano
anche molti residenti di rientro dal mercato chioggiotto. Situazione che
ha impedito ad altri passeggeri di salire sul mezzo strada facendo,
fino alle 13, quando è giunto alla fermata della scuola media Pietro
Loredan dove molti studenti erano in attesa per salire e tornare a casa.
«E’ successa la stessa cosa e stavolta la gente ha reagito protestando
perchè è stufa di queste situazioni – commenta Lorenza Vianello dalla
associazione Tra mare e laguna – ci sono continue penalizzazioni per i
residenti dell’isola, abbiamo già avuto in passato molti problemi per
questo stesso motivo. Serve un secondo mezzo».
La reazione degli studenti e dei genitori che si sono messi in
mezzo alla strada per impedire all’autobus di ripartire, ha provocato la
cancellazione della corsa e l’arrivo dei carabinieri. Gli stessi dai
quali il giorno prima erano andati a protestare i genitori degli alunni.
Solo che stavolta i militari sono passati alla identificazione dei
giovani e dei familiari. «Credo che sia stata una reazione ovvia, visto
che il problema è continuo» osserva il consigliere comunale Alessandro
Scarpa “Marta”. Consigliere che ieri ha presentato una interpellanza al
sindaco sui fatti di Pellestrina. «Sindaco con il quale ho avuto modo di
parlare ieri mattina al telefono, spiegandogli il disagio degli
abitanti. In fin dei conti, la scuola terminerà tra due giorni, cosa
costava ad Actv mettere in linea una corsa di rinforzo per evitare tutto
questo? Tra l’altro si sa che in questo periodo può capitare che un
maggior numero di turisti arrivano da Chioggia, quindi bastava fare
quattro conti e potenziare il servizio per quella corsa delle 12.55.
Invece niente».
giovedì 7 giugno 2012
Pellestrina Bus stracolmo gli studenti restano a terra
Gli studenti restano a terra perchè l’autobus Actv è stracolmo e
scoppia la protesta delle famiglie a Pellestrina. Ieri mattina alle
12.55, la corsa di linea 11 partita dal cimitero era già piena di
passeggeri. Quando è arrivata alla fermata di fronte la scuola Loredan
non c’è stato quasi modo di far salire nessuno. È successo che alcuni
genitori hanno anche tentato di bloccare il mezzo per protesta, mentre
altri sono stati chiamati al telefono per andarsi a prendere i figli in
auto direttamente da casa. C’è stato chi si è rivolto subito anche ai
carabinieri per denunciare l’accaduto, ma oggi si annunciano già altre
proteste qualora dovesse ripetersi il disagio. «Siamo tornati agli
episodi dello scorso anno», commenta il consigliere comunale Alessandro
Scarpa Marta, «la gente è stufa di queste situazioni, e ha già detto che
domani (oggi, ndr) bloccherà i mezzi diretti al Lido senza farli
imbarcare sui ferry boat a Santa Maria del Mare. Gli alunni delle scuole
hanno diritto a usare i mezzi pubblici ed è assurdo che Actv non
preveda corse di rinforzo proprio in fasce come queste». Scarpa ha
subito presentato una interrogazione all’assessore Bergamo. (s.b.)
martedì 5 giugno 2012
Pellestrina, arenile irraggiungibile
“Pennelli” coperti dai rifiuti e dune che impediscono l’accesso

consecutivo il
progetto per allestire stabilimenti attrezzati è rimasto solo sulla
carta, nonostante la disponibilità del consorzio che si era creato a suo
tempo, per i residenti le difficoltà di accesso e uso degli arenili
liberi dell’isola rimane la sola certezza. In una interrogazione che il
consigliere comunale Alessandro Scarpa “Marta” ha rivolto nelle ultime
ore all’assessore Gianfranco Bettin, viene citato proprio il problema
dei pennelli e del loro utilizzo da parte dei bagnanti.
Scarpa segnala infatti le difficoltà di accesso e uso dei
“pennelli”, dal momento che i camminamenti sono sempre pieni di legno e
rifiuti trasportati dal mare con le onde. Un altro problema ancora da
risolvere è quello dell’erosione, ma qui entra in ballo invece il
Magistrato alle Acque. In alcuni dei tratti di spiaggia, l’erosione è
talmente evidente che il mare si è “mangiato” alcune decine di metri di
arenile, arrivando ormai quasi a lambire il vecchio murazzo costruito a
protezione degli abitati retrostanti la spiaggia.
Una situazione che preoccupa non poco gli stessi residenti,
soprattutto chi ha ancora negli occhi l’alluvione del 1966. In certi
punti, infine, la sabbia trasportata dal vento ha creato dune che
impediscono l’accesso a porzioni intere di arenile, avendo ricoperto
alcuni camminamenti fondamentali per spostarsi dal murazzo alla riva del
mare. Il consigliere Scarpa chiede quindi interventi celeri a chi ne ha
la competenza per rendere pienamente fruibili ai pellestrinotti la loro
spiaggia, sempre sperando che si possa sbloccare la partita legata agli
stabilimenti balneari dei privati. (s.b.)
domenica 27 maggio 2012
Parte la stagione in spiaggia ancora alghe in riva al mare
L’assessorato all’Ambiente ha attivato Veritas per ciò che concerne il
recupero e lo smaltimento delle alghe che si sono spiaggiate negli
ultimi giorni sugli arenili di Lido e Pellestrina. Un problema non
indifferente per gli stabilimenti balneari del Lido, in primis, che
in queste ore stanno quasi tutti aprendo i battenti al pubblico per la
nuova stagione estiva. Gli ultimi, tra cui le spiagge della Sab
(Excelsior, Des Bains e Quattro Fontane) apriranno invece ufficialmente
dopodomani. Stagione che si concluderà poi il 16 settembre. Il
presidente del Consorzio balneari del Lido aveva lanciato giovedì
un appello proprio all’assessore Gianfranco Bettin, a fronte della
grande quantità di alghe che era giunta a riva con le onde del
mare. Quintali tra poseidonie e sargassi, senza contare rami e altri
rifiuti. Ieri l’assessore all’Ambiente ha confermato l’intervento
immediato da parte del Comune. «Abbiamo già attivato Veritas e a
breve sarà completata la raccolta e verranno smaltite le alghe.
Continuiamo a seguire con attenzione il problema dei rifiuti che si
spiaggiano al Lido e a Pellestrina, nel pieno rispetto della Bandiera
blu che ci è stata conferita anche quest’anno e per rendere più
confortevole la presenza dei bagnanti». Tutto è quindi pronto al Lido
per il via della stagione balneare da San Nicolò agli Alberoni.
Quest’anno molti stabilimenti hanno proseguito con la sostituzione
delle attrezzature per rendere ancor più confortevole la permanenza in
riva al mare agli ospiti delle spiagge private lidensi. Così come
saranno ancor più nutriti i programmi di attività sportive e culturali,
mentre c’è chi si è organizzato anche per le aperture prolungate,
come il Kuyaba che sfrutterà così al meglio anche il suo ristorante
con specialità di pesce. Tanti anche i tornei sportivi dedicati ai più
giovani, ma non mancheranno tornei di carte e le presentazioni dei
libri sulla spiaggia. Intanto, ieri mattina è saltata a causa del
maltempo l’iniziativa promossa da Legamebiente “Fondali puliti” che
doveva svolgersi sull’arenile di Pellestrina. La pioggia alla fine
ha avuto la meglio sui tanti volontari che si erano presentati per
raccogliere rifiuti e sporcizia dalla sabbia. In ottanta si erano
presentati tra volontari di associazioni locali, cittadini e studenti
elementari e medi dell’isola. Ma tra le 8.30 e le 10.30 la pioggia è
stata incessante. «È stato un peccato, ma il gran numero di
persone arrivate sulla spiaggia dimostra il grande interesse che c’è
verso il rispetto dell’ambiente. Speriamo che si possa recuperare
l’iniziativa già il prossimo primo giugno», commenta il consigliere
comunale Alessandro Scarpa “Marta”.
Simone Bianchi
giovedì 24 maggio 2012
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