sabato 25 settembre 2010

Tromba d'aria, danni per 3 milioni

24 settembre 2010

Si dimezza il conto dei danni causati dalla tromba d’aria che due
mesi fa colpì gli abitati di San Pietro In Volta e Pellestrina. Al
momento della visita dei vertici della Protezione civile, con in
testa Guido Bertolaso, il Comune stimò una somma superiore ai cinque
milioni di euro tra i danni causati agli edifici pubblici e quelli
alle abitazioni e alle autovetture dei privati.  E’ di ieri
mattina la notizia che dagli ultimi conteggi non si dovrebbero superare i
tre milioni di euro. «Attualmente siamo sui 2,5 milioni, ma nel
conto vanno aggiunti in teoria altri 4-500 mila euro per interventi che
dovrebbero essere necessari su alcuni edifici pubblici - conferma
Maurizio Calligaro dalla Protezione civile del Comune di Venezia -
Mentre sono circa 330 i cittadini dell’isola che hanno presentato
richiesta di rimborso per i danni subiti dal maltempo in quella
occasione». Comune che adesso attende le mosse da Roma. «Noi
abbiamo predisposto già tutto, e siamo pronti per distribuire ai
cittadini il denaro che ci è stato promesso da Bertolaso e dal Governo -
aggiunge Calligaro - Si seguirà lo stesso procedimento che ha
interessato i casi dell’alluvione di Mestre e dell’acqua alta
straordinaria a Venezia e sulle isole. I criteri sono già
definiti». E c’è soddisfazione per come hanno funzionato i soccorsi.
«La macchina ha funzionato bene, nel complesso - conclude - Abbiamo
imparato molte cose da questa esperienza, come i problemi per
portare materiali pesanti sulle isole. Di sicuro ci organizzeremo per
potenziare, in termini di materiali leggeri, le sedi della
Protezione civile di Lido e Pellestrina. Quindi si dovrà studiare un
piano di emergenza per il trasporto, in tempi molto celeri, anche
dei materiali pesanti». La tromba d’aria che esattamente due mesi fa
colpi Pellestrina ha lasciato il segno, ma ha pure mostrato molti
aspetti positivi. In primis quello della forza dei residenti che non
sono stati a guardare con le mani in mano. Nonostante una
pesantissima situazione economica (causa la crisi della pesca e della
cantieristica, ndr) tutti si sono dati da fare per ripristinare il
possibile in tempi brevissimi, e ci sono riusciti a tempo record.
«Pellestrina è un’isola unita - sostiene il presidente della
Municipalità, Giorgio Vianello - e lo ha dimostrato. Eccezion
fatta per il problema delle lastre di eternit abbandonate in più di
trenta cumuli e per alcuni quintali di peso, per il resto tutto è
filato liscio. Ora la situazione è tranquilla e si attendono solo i
rimborsi per quelle che sono state le spese eccezionali cui centinaia
di famiglia hanno dovuto far fronte». Tantissime le case
scoperchiate, comprese le chiese; i camini crollati, i giardini
distrutti, e le finestre divelte. Molti hanno avuto danneggiata
anche l’automobile, e solo una ragazza è rimasta ferita leggermente.
«Rimangono da fare i lavori solo negli edifici pubblici -
sottolinea Vianello - Nella ex scuola Goldoni, attualmente quasi tutta
inagibile, e dove non possono essere riaperte le mostre e il
centro anziani. Siamo riusciti a far rientrare solo il medico di base. E
poi c’è il capitolo della remiera e quello del Palasport di
Portosecco. Lì si dovranno attendere anche i responsi delle
assicurazioni».
-
(Simone Bianchi)

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