sabato 6 febbraio 2010

Infortunio mortale ai De Poli, Inail e Fiom parti civili


Nuovi testimoni sfileranno nel procedimento per l’infortunio sul lavoro
che il 19 maggio del 2007 costò la vita a un operaio rumeno di 53 anni,
Valentin Iancu, colpito da una gru all’interno dei cantieri navali De
Poli. In particolare, saranno sentiti il responsabile dello Spisal che
eseguì i primi rilievi sul luogo della tragedia, nonché due ingegneri
all’epoca dirigenti dei cantieri navali di
Pellestrina.
Lo ha deciso ieri il giudice per l’udienza preliminare, Roberta
Marchiori, che ha rinviato per questo l’udienza al prossimo 4 marzo. É
stata anche fissata la successiva udienza, il 23 marzo, quando il gup
deciderà sulle sorti processuali dei sette imputati. Quattro hanno
chiesto il patteggiamento: Davino, Giovanni e Giancarlo De Poli (pena
ipotizzata: 10 mesi e 20 giorni), nonché il gruista, Ivan Vlasic (un
anno e 4 mesi). Due hanno chiesto di essere giudicati con il rito
abbreviato: Chiara De Poli e il direttore generale dei cantieri,
Massimo Iuris. L’ultima posizione è quella di Francesco Orlandini,
titolare della cooperativa per cui lavorava la vittima, l’unico a
questo punto per cui il gup dovrà decidere l’eventuale rinvio a
giudizio. Ieri, intanto, è stata battaglia sulla costituzione di parte
civile da parte dell’Inail e della Fiom metropolitana. I difensori
degli imputati si sono battuti contro queste costituzioni, in
particolare quella della Fiom. Ma il gup le ha ammesse entrambe. I
parenti della vittima, invece, risarciti con 500mila euro
dall’assicurazione dei cantieri navali, non si sono costituiti parte
civile.

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