
Testimoni giovedì alla Fenice. Giovedì 3 novembre un nuovo appuntamento con i testimoni dell’acqua alta del 1966 nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice: dopo i racconti di Ernesto Ballarin, Arrigo Cipriani, Giovanna Nepi Scirè, Lady Frances Clarke, degli ex sindaci Paolo Costa e Mario Rigo, di Leopoldo Pietragnoli, Duilio Stigher e Gianfranco Tagliapietra, giovedì alle 17, si svolgerà la presentazione del volume “Aquagranda” edito da Marsilio, che raccoglie il libretto dell’opera omonima, di Roberto Bianchin e Luigi Cerantola, e il libro dello stesso Bianchin da cui l’opera è tratta.
Parteciperanno il sovrintendente del Teatro La Fenice Cristiano Chiarot e l’editore Cesare De Michelis, presidente della Marsilio. Interverranno inoltre alcuni testimoni oculari dell’alluvione, come Natale Vianello “Nini” che all’evento ha dedicato una composizione in versi e in dialetto, Gianfranco Scarpa “Barche”, Elio Scarpa ‘Bolla’, Ferruccio Gard, che nel 1966 lavorava come cronista per la Rai di Venezia, e gli esponenti dell’Associazione Murazzo di Pellestrina. Incontro coordinato da Roberto Bianchin.
Voci dall’Acqua Granda alla Querini. La Fondazione Querini Stampalia rievoca l’accaduto con “Voci dall’Aqua granda. Una narrazione tra teatro e storia orale”, per la regia di Marco Paladini, con Marco Tizianel e musiche di Sergio Marchesini, in programma giovedì 3 novembre, alle 18.Otto voci protagoniste, per otto testimonianze che in vari modi si ricollegano al racconto collettivo di quella tragedia e alle sue conseguenze, anche a lungo termine. Ciascuna voce legata ad un luogo, ad una situazione, ad un oggetto; tutte accomunate dal medesimo senso di “sospensione”, di incredulità, di attesa dell’irreparabile, davanti alla marea che pare non volersi più ritirare.
Aqualand per immagini. Al Circolo I Antichi (Dorsoduro 250) venerdì alle 17 si inaugurerà la mostra fotografica «Aqualand» con le immagini del fotografo Andrea Merola. Una mostra per documentare come nella percezione collettiva l'acqua alta si sia trasformata da disastro a distrazione, con un'accelerazione vertiginosa negli ultimi anni. Da fenomeno meteorologico a fenomeno del turismo di massa.
Quel 4 novembre al Florian. Giovedì alle 11 al Caffè Florian verrà inaugurata la mostra Il 4 novembre 1966 a Venezia, esposizione di foto in bianco e nero di Gianfranco Tagliapietra, decano dei fotografi di cronaca veneziani. Le immagini, che testimoniano i drammatici momenti di quella fatidica giornata di quarant’anni fa che ha segnato in modo irreversibile la storia della città, verranno esposte contemporaneamente a Venezia e al Caffè Florian di Firenze di via del Parione. Nella Sala Liberty del Florian di Venezia saranno, inoltre, in mostra alcune immagini dell’alluvione di Firenze, in una sorta di gemellaggio solidale tra le due città che subirono danni incalcolabili in quel terribile 4 novembre del 1966.
L’acqua e la Piazza. Il Fai di Venezia con l’Associazione Piazza San Marco e l’associazione We Are Here Venice presentano al Negozio Olivetti il progetto “L’acqua e la Piazza” dedicato a Francesco Valcanover. Un racconto a più voci sul rapporto tra gli abitanti, l’acqua e il cuore di Venezia, Piazza San Marco. Venerdì alle 11 verrà inaugurata la mostra fotografica “Ritorno in Piazza” di Anna Zemella che si propone come un percorso emozionale di riappropriazione della piazza cittadina, dall’acqua e le pietre alle antiche figure.
La mostra diffusa “Acqua in Piazza” curata da We are here Venice ed Eleonora Sovrani raccoglie invece un insieme di testimonianze e materiali che raccontano il faticoso rapporto quotidiano con il giungere delle maree nei locali degli aderenti all’Associazione Piazza San Marco. (e.t.)
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