Portate a Pellestrina le travi arrivate dalla Francia
Saranno intagliate nel cantiere settecentesco del maestro d’ascia Attilio Menetto
È ufficialmente partita la ricostruzione del Bucintoro. I legni per
la chiglia provenienti dalla Francia sono stati portati all'isola di
Pellestrina nel settecentesco cantiere del maestro d'ascia Attilio
Menetto per iniziare la lavorazione. Erano arrivate all’inizio di marzo
le travi di rovere dalla Francia, in particolare dalla Segheria Delord
nei pressi di Ribérac nel Perigeux, che serviranno per la costruzione
della chiglia del Bucintoro del Terzo Millennio. Prima di partire per
Pellestrina, erano state poste all'interno del cantiere ArzanàNavi di
Marghera, luogo storico della cantieristica nautica moderna di alta
qualità dove, a suo tempo, fu realizzato l'indimenticato Moro di
Venezia. Le travi, donate dai Proprietari Forestali di Dordogna
coordinati da M. Roland de Lary, sono di varie misure, ma ben tre
misurano 13x0,50x0,35 m e la Laguna di Venezia è dalla caduta della
Repubblica che non ne vede di simili per un uso navale. Assieme ad esse
vi erano alcuni tronchi curvi, sempre di rovere, che saranno tagliati
qui in laguna e serviranno per le aste di prua e di poppa della chiglia
stessa. Il Bucintoro sarà poi costruito all'Arsenale e in quattro anni
potrebbe essere pronto.
Il primo sponsor sarà l’imprenditore
Alberto Peruzzo che si sta già attivando per creare una cordata, ma la
Fondazione Bucintoro ha comunque pronto un piano di raccolta fondi
(tradotto simbolicamente in carati) che va da un minimo di 6,25 euro a
un massimo di 625 mila euro, a seconda delle possibilità (info
347.35551764). I «carati di sottoscrizione» sono disponibili presso gli
sportelli della Bnl - Bnp Paribas). Tutti i donatori anche di una quota
minimale, avranno diritto di visitare il cantiere e avranno il loro nome
sull'Albo d'Oro esposto nella cabina dogale di poppa, oltre a ricevere
il libro con la storia dell'imbarcazione.
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