Quasi un mese di lavoro per liberare l’arenile da tonnellate di rifiuti
Si è conclusa la pulizia della spiaggia di Pellestrina, iniziata la
prima decade di giugno, a seguito delle mareggiate primaverili che ne
avevano compresso la fruibilità. Quasi un mese di lavoro per liberare
l’intero arenile dell’isola, oltre 6 chilometri, da qualcosa come circa
500 tonnellate di rifiuti raccolti e avviati allo smaltimento da Veritas
per conto del Comune, che ne ha sostenuto i costi, mentre quelli
relativi alla pulizia della battigia e dell’intera spiaggia sono stati
coperti dal Magistrato alle Acque. Già nei mesi scorsi l’assessorato
all’Ambiente aveva avviato altre iniziative per la pulizia del litorale
invece del Lido, grazie anche alla fattiva collaborazione dei gestori
delle spiagge. «Ringraziamo il Comune e il Magistrato alle Acque per
quanto hanno fatto per l’isola», dice Lorenza Vianello dal comitato Tra
mare e laguna, «la spiaggia era ridotta veramente male, mentre adesso
sembra quasi di essere ai Caraibi. I lavori andavano fatti, non fosse
altro per il grave rischio che qualcuno si facesse male. C’era legname e
plastica ovunque». Interventi che sono stati più volte sollecitati dal
consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta. Il Magistrato alle Acque,
con l’occasione, ha anche provveduto a rimuovere interamente i resti del
relitto greco che erano spuntati dalla sabbia a causa dell’erosione del
mare durante le ultime mareggiate, mettendo pienamente in sicurezza la
spiaggia. Complessivamente, oltre alle 475 tonnellate di rifiuti vari,
sono state rimosse anche 15 tonnellate di ferro che rappresentano quanto
rimasto nella sabbia del vecchio relitto della nave greca. (s.b.)
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