giovedì 11 luglio 2013

Orsoni sblocca il cantiere Actv a Pellestrina

Lettera riservata al Magistrato alle Acque sul via libera al progetto di trasferimento dall’Arsenale

Orsoni sblocca il trasferimento dei cantieri Actv dall’Arsenale a Pellestrina, nell’area dei cantieri De Poli, che proprio un assessore della sua Giunta, Gianfranco Bettin, titolare dell’Ambiente, aveva contribuito a fermare, scrivendo una lettera alla Commissione di Salvaguardia che doveva votare il progetto del Magistrato alle Acque sulle trasformazioni necessarie nell’area, ricordando che ad esso mancava la Valutazione d’impatto ambientale, andando a toccare anche zone di interesse naturalistico.
A questo punto era stato lo stesso Magistrato alle Acque a fermare il progetto, in attesa di chiarimenti del Comune. Chiarimenti che ora sono arrivati sotto forma di una lettera riservata del sindaco al presidente del Magistrato alle Acque in cui si esprime la volontà del Comune a trasferire il cantiere Actv a Pellestrina, lasciando a disposizione del Consorzio Venezia Nuova le aree ora occupate all’Arsenale. Sarà comunque necessario un passaggio in Regione, ai fini ambientali, prima del definitivo via libera al progetto.
«Io avevo notato con la mia lettera - commenta Bettin - che per quel progetto mancava la Valutazione d’impatto ambientale, secondo me indispensabile anche per evitare successivi, possibili, ricorsi, insistendo il cantiere su un’area di interesse politico. La decisione politica poi spetta al sindaco. anche se personalmente preferirei che l’Actv rimanesse in Arsenale». Era quello che pochi giorni fa nella riunione pubblica sull’Arsenale aveva dichiarato anche il capogruppo del Pd Claudio Borghello, ma si va, evidentemente, in un’altra direzione.
Il progetto presentato dal Magistrato alle Acque prevede non, come inizialmente presentato «scavo e adeguamento ai fini idrogeologici del canale di Pellestrina», ma interventi per la realizzazione di una nuova darsena Actv di fronte all'ex cantiere De Poli, con un collegamento fisso tra cantiere e darsena a la chiusura di quel tratto del canale di Pellestrina.
Non risulta che esso sia stato sottoposto, come dovrebbe essere per aree che rientrano nelle competenze del Palav, il Piano ambientale per la laguna veneta, a Valutazione di impatto ambientale.
Anche i comitati civici di difesa dell'Arsenale bei giorni scorsi avevano espresso la loro contrarietà all'abbandono di Actv del cantiere dell'Arsenale, che cederebbe al Consorzio Venezia Nuova l'uso del bacino di carenaggio più piccolo dei tre dell'Arsenale Nord. Gli altri due, il grande e il medio, sono già in concessione per trent'anni al Consorzio per la manutenzione delle paratoie del Mose.
Enrico Tantucci

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