Lettera riservata al Magistrato alle Acque sul via libera al progetto di trasferimento dall’Arsenale
Orsoni sblocca il trasferimento dei cantieri Actv dall’Arsenale a
Pellestrina, nell’area dei cantieri De Poli, che proprio un assessore
della sua Giunta, Gianfranco Bettin, titolare dell’Ambiente, aveva
contribuito a fermare, scrivendo una lettera alla Commissione di
Salvaguardia che doveva votare il progetto del Magistrato alle Acque
sulle trasformazioni necessarie nell’area, ricordando che ad esso
mancava la Valutazione d’impatto ambientale, andando a toccare anche
zone di interesse naturalistico.
A questo punto era stato lo
stesso Magistrato alle Acque a fermare il progetto, in attesa di
chiarimenti del Comune. Chiarimenti che ora sono arrivati sotto forma di
una lettera riservata del sindaco al presidente del Magistrato alle
Acque in cui si esprime la volontà del Comune a trasferire il cantiere
Actv a Pellestrina, lasciando a disposizione del Consorzio Venezia Nuova
le aree ora occupate all’Arsenale. Sarà comunque necessario un
passaggio in Regione, ai fini ambientali, prima del definitivo via
libera al progetto.
«Io avevo notato con la mia lettera -
commenta Bettin - che per quel progetto mancava la Valutazione d’impatto
ambientale, secondo me indispensabile anche per evitare successivi,
possibili, ricorsi, insistendo il cantiere su un’area di interesse
politico. La decisione politica poi spetta al sindaco. anche se
personalmente preferirei che l’Actv rimanesse in Arsenale». Era quello
che pochi giorni fa nella riunione pubblica sull’Arsenale aveva
dichiarato anche il capogruppo del Pd Claudio Borghello, ma si va,
evidentemente, in un’altra direzione.
Il progetto presentato dal
Magistrato alle Acque prevede non, come inizialmente presentato «scavo e
adeguamento ai fini idrogeologici del canale di Pellestrina», ma
interventi per la realizzazione di una nuova darsena Actv di fronte
all'ex cantiere De Poli, con un collegamento fisso tra cantiere e
darsena a la chiusura di quel tratto del canale di Pellestrina.
Non
risulta che esso sia stato sottoposto, come dovrebbe essere per aree
che rientrano nelle competenze del Palav, il Piano ambientale per la
laguna veneta, a Valutazione di impatto ambientale.
Anche i
comitati civici di difesa dell'Arsenale bei giorni scorsi avevano
espresso la loro contrarietà all'abbandono di Actv del cantiere
dell'Arsenale, che cederebbe al Consorzio Venezia Nuova l'uso del bacino
di carenaggio più piccolo dei tre dell'Arsenale Nord. Gli altri due, il
grande e il medio, sono già in concessione per trent'anni al Consorzio
per la manutenzione delle paratoie del Mose.
Enrico Tantucci
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