venerdì 1 febbraio 2013
La Salvaguardia boccia il cantiere
La Salvaguardia boccia gli scavi e il nuovo bacino di carenaggio per il
nuovo cantiere Actv a Pellestrina. Esito clamoroso, ieri mattina,
dell’iter per i lavori proposti da Actv, che avevano il parere
favorevole del Magistrato alle Acque e della Soprintendenza. Al
momento di andare al voto, la stragrande maggioranza della commissione
ha votato no. Dieci i voti contrari, tre gli astenuti (il Comune di
Venezia), soltanto quatro i favorevoli, i rappresentanti di Magistrato
alle Acque (tre voti) e Soprintendenza. Dure le motivazioni, che
bocciano la proposta in quanto «non si tratta di scavo e adeguamento
ai fini idrogeologici del canale di Pellestrina», ma di interventi per
la realizzazione di una nuova darsena Actv di fronte all’ex
cantiere De Poli, con un collegamento fisso tra cantiere e darsena a la
chiusura di quel tratto del canale di Pellestrina. Le norme del
Palav, si legge nella motivazione, «tutelano l’ambiente naturale con
particolare riguardo all’equilibrio idraulico e alla manutenzione
dei canali». Vietata anche la distruzione della flora, in quell’area
particolarmente ricca, con presenza di fanerogame. Lo scavo e il
dragaggio di un’area molto grande (28 mila metri quadrati a una
profondità di 4 metri e 50, 2300 a sette metri e mezzo per il bacino)
porterebbe secondo la Salvaguardia alla distruzione di un tratto di
laguna di pregio naturalistico e di un canale «le cui funzionalità ed
equilibrio idraulico sono documentate da secoli». Un tentativo,
quello di scavare, già fatto anni fa da De Poli. Il «no» al progetto
potrebbe rimettere in discussione lintera politica dei nuovi cantieri
di Actv.(a.v.)
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