giovedì 2 febbraio 2012

«Importante è far crescere i ragazzi»

«Il terzo tempo deciso dal Giudice Sportivo? Si tratta della miglior soluzione possibile per guardare avanti. Siamo orgogliosi di aver contribuito fortemente a questa soluzione, a conferma che il nostro unico obiettivo non è vincere ma educare i giovani attraverso lo sport».
      Questo il pensiero di Teresino Vianello, presidente del Pellestrina dopo l'innovativa sentenza. «Dopo la rissa abbiamo provveduto a riprendere e castigare i nostri ragazzi - spiega - e ora la "Giornata dell'amicizia" ci darà un ulteriore aiuto per voltare pagina senza però dimenticare quanto accaduto. Non ci interessa per niente recriminare o anche solo ripensare alle botte prese, né alla vittoria sfumata. Quando si cade in determinate situazioni la colpa è di tutti ed è importante che entrambe le società abbiamo preso coscienza di ciò accettando di rimediare».
      Anche perché, dopo la rissa del 12 novembre, ci avevano rimesso anche i Pulcini. «I bambini, tanto del Pellestrina quanto dello Stra, erano i meno colpevoli e purtroppo per le prese di posizione di noi adulti non hanno potuto giocare a calcio. Un episodio che ci ha fatto male ma anche riflettere e ripartire».
      Il presidente Vianello ribadisce nuovamente la vocazione educativa della sua società. «Il sottoscritto e tutti i dirigenti, allenatori e collaboratori, teniamo molto agli insegnamenti lasciati in eredità il nostro fondatore don Olinto Marella, per il quale è in corso il processo di beatificazione. Anche nel suo ricordo vogliamo chiudere il capitolo-rissa e guardare avanti nel modo giusto». (m.del.)

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