A Pellestrina c’è molto stupore per la decisione del Comune di togliere gli animali rimasti nei casoni da pesca
Partiamo dall'inizio. La denuncia ambientalista parlava di molti cani presenti nei casoni-vivai nella zona lagunare compresa tra Chioggia e Pellestrina. I pellestrinotti se la ridevano ieri mattina, quando contavano quelli appartenenti all'isola; bastava nemmeno una mano. Ma è sempre Michele Vianello a spiegare tutto. «I cani di proprietà degli isolani erano quattro, su tre casoni; uno, il più anziano è stato prelevato circa un mese fa dall'Ulss, e di questo il padrone non sa più nulla. Un altro proprietario, dopo il primo controllo, lo ha portato a terra. Erano rimasti soltanto i miei. Gli altri sono dei chioggiotti. Già oggi - continua Vianello - provvederemo a portarli a terra. Abbiamo un giardino, ma non è soltanto nostro, quindi vedremo come sarà la convivenza. Certo che mai per un momento, ho pensato di abbandonarli o di affidarli a qualche canile».
Ma i commenti si sprecano, e anche l'ilarità, quella un pò triste e un pò arrabbiata. È soprattutto qualche pescatore che non riesce a stare zitto.
«Bravissimi. Sono stati bravissimi. Il sindaco e il consigliere Venturini hanno dato esempio di come si affrontano i problemi. Semplicemente tralasciando le cose importanti, per ricorrere a quelle di maggior impatto mediatico». «E con questo - fa eco un collega - non è che che pensiamo che lo stato di salute fisica e mentale dei cani non sia importante, ma forse ci sono cose più urgenti da risolvere.»
«Signor sindaco, signor Venturini - conclude Vianello - ora mi aspetto che con la stessa celerità affrontiate le piaghe dell'isola, tra cui al primo posto, il problema della pesca e della mancanza di lavoro. Anche noi essere umani abbiamo necessità di essere tutelati e protetti».
Gli esseri umani sanno come proteggersi e tutelarsi..i cani NO!! quindi solo loro hanno diritto di avere il mio appoggio..e lo avranno.
RispondiEliminaCiao Luana se hai bisogno contattami..potrei esserti utile,sono debora di padova..email porro.debora@gmail.com
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