Allarme tra i residenti per l’imprevisto incremento segnalato nel fine settimana
«Erano parecchie, forse di specie diverse». Il caso provocato dall’aumento della temperatura
Una domenica estiva; caldo e solleone. Di conseguenza la spiaggia dell'isola è stata presa d'assalto dai residenti e da numerosi turisti. Peccato che il primo bagno della stagione, per qualcuno sia stato rovinato dalla presenza di numerose meduse.
Sono state molte infatti le segnalazioni relative alla loro presenza, non lungo tutta la spiaggia, che è di circa 8 km, ma in alcune zone.
A Dei Botta, località di S.Pietro in Volta, sia in mare che spiaggiate, a La Mara, e in alcuni tratti anche a Pellestrina. Un fenomeno inusuale a maggio, presente a volte, nei mesi più caldi dell'anno, luglio ed agosto. Ma il caldo torrido di questi giorni ha anticipato il problema, facendole proliferare, anche se la presenza delle meduse è aumentata a causa di vari fattori; per i concimi che dai campi coltivati finiscono in mare, e costituiscono l'alimento ideale per fitoplancton e zooplancton, il loro cibo preferito, e anche, e soprattutto, per la pesca indiscriminata, che fa sparire intere colonie di pesci, loro predatori naturali.
«Stavamo facendo il bagno con i nostri bambini - racconta G.V. - e sono stati loro ad accorgersi della loro presenza. Erano parecchie, e sembravano anche di specie diverse. Ho riconosciuto quella che viene chiamata la "caravella portioghese", piccolina, ma con lunghi tentacoli, che "pungono". Ho fatto subito risalire i bambini. Anche alcuni miei amici, in spiaggia in zone diverse, mi hanno confermato la cosa». «Non era propriamente un'invasione - ha commentato un altro bagnante - ma erano parecchie. Soprattutto è il periodo che lascia perplessi». Il problema è che l'eventuale impatto con le meduse, può risultare pericoloso; oltre al bruciore immediato che comunemente provocano, bisogna mettere in conto, tachicardia, sudorazione accentata, spasmi muscolari e qualche difficoltà respiratoria. A volte è necessario l’intervento del medico.
Annalisa Busetto
Sono state molte infatti le segnalazioni relative alla loro presenza, non lungo tutta la spiaggia, che è di circa 8 km, ma in alcune zone.
A Dei Botta, località di S.Pietro in Volta, sia in mare che spiaggiate, a La Mara, e in alcuni tratti anche a Pellestrina. Un fenomeno inusuale a maggio, presente a volte, nei mesi più caldi dell'anno, luglio ed agosto. Ma il caldo torrido di questi giorni ha anticipato il problema, facendole proliferare, anche se la presenza delle meduse è aumentata a causa di vari fattori; per i concimi che dai campi coltivati finiscono in mare, e costituiscono l'alimento ideale per fitoplancton e zooplancton, il loro cibo preferito, e anche, e soprattutto, per la pesca indiscriminata, che fa sparire intere colonie di pesci, loro predatori naturali.
«Stavamo facendo il bagno con i nostri bambini - racconta G.V. - e sono stati loro ad accorgersi della loro presenza. Erano parecchie, e sembravano anche di specie diverse. Ho riconosciuto quella che viene chiamata la "caravella portioghese", piccolina, ma con lunghi tentacoli, che "pungono". Ho fatto subito risalire i bambini. Anche alcuni miei amici, in spiaggia in zone diverse, mi hanno confermato la cosa». «Non era propriamente un'invasione - ha commentato un altro bagnante - ma erano parecchie. Soprattutto è il periodo che lascia perplessi». Il problema è che l'eventuale impatto con le meduse, può risultare pericoloso; oltre al bruciore immediato che comunemente provocano, bisogna mettere in conto, tachicardia, sudorazione accentata, spasmi muscolari e qualche difficoltà respiratoria. A volte è necessario l’intervento del medico.
Annalisa Busetto
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