La mareggiata dei giorni scorsi ha lasciato il segno anche a Pellestrina, dove le onde del mare sono riuscite perfino a spostare di alcuni metri grossi scogli e a far riemergere dalla sabbia il vecchio murazzo. «Una situazione che reputo molto pericolosa per l’isola - sostiene il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta (Lista Brunetta) - Tra i pennelli 15 e 16 ormai l’erosione dovuta al mare ha sottratto decine di metri di arenile, e in quel punto è addirittura visibile nuovamente il vecchio murazzo che nel 1996 era stato rinforzato e ricoperto di sabbia per difendere il centro abitato. Il rischio è che le onde possano arrecare altri danni, ma non capiamo perchè le cose siano lasciate in questo modo dopo i milioni di euro investiti dallo Stato per rifare la spiaggia dieci anni fa. Il Comune deve intervenire sollecitando il Magistrato alle Acque e le altre autorità competenti affinché si facciano interventi urgenti di messa in sicurezza». Questo per quanto riguarda la situazione a ridosso dell’abitato di sestiere Busetti in centro a Pellestrina. Ma un’altra situazione pericolosa si registra anche lungo il murazzo che porta a Cà Roman. «Abbiamo fatto un sopralluogo in questi giorni - prosegue il consigliere Scarpa - e la forza delle onde ha spostato enormi massi di alcuni metri. Calcolando che in quel tratto neppure c’è la spiaggia a protezione del murazzo, se questo cedesse sotto la spinta del mare si potrebbe aprire una voragine molto pericolosa con sbocco diretto in laguna. In un momento in cui si stanno utilizzando tonnellate di acciaio e calcestruzzo per costruire il Mose alle bocche di porto, questa situazione appare davvero paradossale. I cittadini e le associazioni di Pellestrina si stanno attivando, e ci sono già arrivate numerose segnalazioni. Tutti temono la possibilità che si verifichino allagamenti come nel 1966 se le difese a mare dovessero cedere, o che comunque possano esserci incidenti vista la situazione che si profila». (s.b.)
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