Strani movimenti in banchina e vongole sequestrate. I carabinieri pattugliando la strada comunale lagunare di Pellestrina hanno trovato una tonnellata di vongole sprovviste di documentazione sanitaria. Il sequestro e le multe sono scattate giovedì mattina. I carabinieri stavano transitando in auto e hanno notato un barchino modello «drifting» che, alla vista della gazzella, è partito a tutta velocità dalla banchina e ha attraversato la laguna come un fulmine. I militari si sono insospettiti e sono andati ad indagare. Hanno visto dove era ormeggiato: si trovava accanto ad un'altra barca, la «Speranza II», di proprietà di una cooperativa di pescatori di San Pietro in Volta ferma al molo all'altezza della stabulazione-cooperativa pescatori San Pietro. I carabinieri hanno deciso di andare fino in fondo e si sono diretti verso la «Speranza II» per controllare la stiva. All'interno sono state trovate 33 ceste colme di vongole veraci. Complessivamente una tonnellata del pregiato prodotto. Niente documenti sanitari e quindi impossibile capire dove e da chi siano state pescate le vongole. Inevitabilmente è scattato il sequestro con tutto il prodotto che è stato poi rigettato in laguna. Nei guai è finito il legale rappresentate della cooperativa che dovrà pagare una multa di 1.500 euro per l'inosservanza dell'articolo 18 del regolamento della comunità europea sulla rintracciabilità del prodotto. Problemi anche per un quarantunenne pescatore chioggiotto. I carabinieri di Pellestrina infatti, sono riusciti ad identificare uno dei componenti dell'equipaggio del barchino «drifting» che era scappato a tutta velocità dalla banchina. I militari stanno lavorando per cercare di risalire all'identità degli altri chioggiotti e cerca di far luce sull'intera vicenda. Da capire infatti ci sono ancora molte cose: chi ha pescato le vongole e il perché degli strani movimenti in banchina prima che l'arrivo dei militari mettesse fine a tutto quanto.
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