mercoledì 4 marzo 2009

Un documento al sindaco per chiedere lo scorporo dell’isola dalla Municipalità

 

Un documento, da inviare al sindaco, agli assessori, ai consiglieri comunali, al presidente della Municipalità del Lido-Pellestrina, per chiedere lo scorporo dell’isola dalla Municipalità del Lido. E’ questo quanto prodotto e deciso la scorsa sera in un incontro, aperto alla cittadinanza, del gruppo “Pellestrina c’è”. Il lavoro del gruppo trasversale, senza alcuna etichetta politica, sino adesso svolto in incontri, riunioni e dibattiti, si è così concretizzato, forte anche delle 600 firme, a sostegno dell’ipotesi, raccolte in un paio di settimane. Nel documento il gruppo spiega il perché della loro nascita, dovuta “alla constatazione che l’isola di Pellestrina aveva perso la propria rappresentatività e con essa la capacità di essere protagonista nel dibattito comunale. E, nella convinzione che tale rappresentatività doveva essere ripristinata” il gruppo ha chiesto ai suoi concittadini “di condividere un progetto che prevedesse il ritorno dell’isola a una propria rappresentanza istituzionale”. Parola d’ordine per “Pellestrina c’è" è “ottimizzare” ruoli, strutture, competenze. Ci sono proposte che vanno all’affiancamento con strumenti partecipativi, per quanto riguarda la programmazione urbanistica, le attuali strutture degli uffici veneziani, all’ipotesi di formulazione di un nuovo piano di sviluppo economico, aprendo un dibattito che coinvolga l’isola dal basso e che parta dalla realtà locale per risolvere i problemi creati dalla crisi attuale, che investe le attività produttive primarie dell’isola. «Crediamo che la nostra ipotesi - concludono - sia in sintonia con lo sforzo che il Comune sta facendo, anche con progetti come Iris, Millefoglie, per ottimizzare l’uso delle risorse umane, per razionalizzarle, per sviluppare una cultura organizzativa orientata ai risultati».
      Annalisa Busetto

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