venerdì 13 marzo 2009

Un creditore dei cantieri si rivolge al Tribunale, pignorati alcuni beni immobili dei Dei Poli

 

Pignoramento per alcuni beni immobili della famiglia De Poli. Si apre un altro capitolo nella vicenda che riguarda la crisi dei cantieri navali di Pellestrina. Un’azienda di Chioggia, creditrice nei confronti dei cantieri per alcuni servizi non pagati, ha infatti chiesto ed ottenuto dal giudice il sequestro con pignoramento di alcune case di proprietà della famiglia De Poli. Il credito rivendicato ammonta ad alcune centinaia di migliaia di euro. Per questo motivo sono state pignorate alcune case a Pellestrina, Chioggia e una residenza in montagna che appartengono ai titolari dell’azienda.
      Il provvedimento è stato notificato ai De Poli che hanno già dato incarico ai propri legali di impugnare il provvedimento. Oggi stesso verrà presentato il ricorso che i cantieri di Pellestrina sono convinti di vincere. «È vero, sono stati posti sotto sequestro alcuni beni dei De Poli - riferiscono dall’azienda - ma si tratta di un provvedimento che, a nostro avviso, non ha alcun valore legale. Il motivo è semplice: c’è un giudice straordinario, nominato dal tribunale che sta seguendo l’intera vicenda. Qualsiasi provvedimento, quindi, deve passare attraverso una sua decisione che deve essere eventualmente presa esaminando la situazione generale. Nessun altro provvedimento può essere emesso da un giudice che è completamente estraneo dalla vicenda. Sarà poi direttamente Boreale a dover valutare cosa fare anche con questa richiesta di risarcimento e decidere in che modo risarcire gli eventuali creditori. Domani (oggi, ndr.) presenteremo un ricorso».
      Quest’ultima vicenda si colloca in una fase particolarmente critica dei cantieri navali di Pellestrina. L’azienda è però fiduciosa di poter risolvere la situazione.
      Lorenzo Mayer

Nessun commento:

Posta un commento