venerdì 13 marzo 2009

Case pignorate. I De Poli ricorrono

 

(L.M.) È stato presentato ieri mattina, dai legali della De Poli davanti al tribunale di Rovigo sezione staccata di Adria (lo stesso foro che ha decretato il sequestro con pignoramento) il ricorso della De Poli contro l’istanza di sequestro e pignoramento di alcuni beni immobili della famiglia De Poli, nella vicenda della crisi dei cantieri di Pellestrina. Prosegue, a colpi di carte bollate, la vicenda della crisi ai cantieri navali “De Poli” di Pellestrina. Novantasei dipendenti hanno perso il posto di lavoro, è stato decretato lo “stato di crisi”. L’intera vicenda è però nelle mani del commissario giudiziale, Emilio Borrella, nominato ufficialmente. Sarà lui a dover stabilire la prassi per liquidare i creditori, definendo tempi e modi. Come noto, intanto però, un’azienda di Chioggia ha ottenuto il pignoramento di alcune proprietà personali della famiglia De Poli (case a Pellestrina, Chioggia e Asiago) al fine di ottenere il risarcimento di un credito, maturato per alcune forniture e servizi non ancora saldati. Una mossa che l’azienda ha fatto con l’obiettivo di passare rapidamente all’incasso, ma probabilmente non sarà così e i tempi saranno più lunghi. Non appena notificato il provvedimento di pignoramento degli immobili personali dei De Poli, consultati gli avvocati, è stata subito posta opposizione. «Ci attendiamo che il nostro ricorso al provvedimento venga accolto già nelle prossime ore – spiegano dai cantieri navali – si tratta di una decisione che non ha alcun parere legale. Lo avrebbe avuto se non fosse in corso lo stato di crisi. Tutto, invece, dovrà ricadere in questo contesto, quindi il pignoramento chiesto e ottenuto non ha alcun senso. Tutto è nelle mani di Borrella che è al lavoro, non può esserci nessun tipo di scavalcamento». Intanto, però, tra i lavoratori continua a montare la preoccupazione e la rabbia per la perdita del proprio posto di lavoro. Non si sa in che modo l’attività potrà ripartire e a maggio è fissata l’udienza con i vari creditori.

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