mercoledì 18 febbraio 2009

Autonomia, raccolte 400 firme per progettare il futuro all’isola

 

Si è riunito lunedì il gruppo di lavoro formato da cittadini di Pellestrina per parlare del futuro dell’isola.
      Durante la riunione si è discusso a lungo sulle possibili strade da percorrere per pervenire ad una possibile maggiore autonomia locale ed è stato affrontato il problema del vuoto istituzionale che affligge l’isola, facendola sentire abbandonata e scarsamente considerata.
      All’incontro erano presenti numerosi giovani; rappresentanti di tutte le formazioni politiche e delle varie associazioni dell’isola, accomunati da un unico obiettivo, quello di offrire a Pellestrina una migliore rappresentanza per affrontare e risolvere i vari problemi.
      Nel corso della riunione è stato fatto anche il punto della situazione sulla raccolta firme per l’autonomia: in tempi record ne sono state già raccolte 400, e con molte probabilità se ne aggiungeranno numerose altre nei prossimi giorni. Informata così la popolazione e ottenuti i necessari documenti, si potrà fissare un appuntamento in Comune a Venezia con il Sindaco per trovare una soluzione.
      «Rimango pienamente convinto che l’isola necessita di una rappresentanza locale, come potrebbe essere un Consiglio di quartiere con delle deleghe o una municipalità formata da consiglieri del posto che conoscono bene l’isola, le problematiche e le abitudini della popolazione locale - commenta il consigliere di Municipalità Alessandro Scarpa - In particolare vanno risolte le serie problematiche relative al cantiere navale De Poli, nonché quelle concernenti la pesca e i negozi costretti a chiudere. Bisogna intervenire urgentemente - conclude Scarpa - tanto più in questo periodo di crisi economica e sociale che si riflette sull’isola di Pellestrina».

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