domenica 28 dicembre 2008

Ancorata la gasiera che aveva rotto gli ormeggi

La nave si era arenata a breve distanza del cantiere navale De Poli in seguito alle ripetute raffiche di vento

 

È stata riancorata alla banchina la nave di 140 metri a cui il forte di vento di bora (stimato attorno ai trenta nodi, circa 57 chilometri all’ora) aveva spezzato gli ormeggi all'isola di Pellestrina.
      La bora che ha imperversato praticamente su tutta la laguna di Venezia, la notte tra il 25 e il 26 dicembre, aveva infatti un’intensità tale da aver spezzato le grosse cime di prua che la tenevano ancorata alla banchina in rimessaggio nei cantieri De Poli.
      La nave, una gasiera, era rimasta assicurata alla banchina soltanto con la poppa, spostandosi poi con la prua al centro del canale di Pellestrina.
      L'operazione di recupero è stata eseguita dalle maestranze del cantiere De Poli di Pellestrina e si è conclusa proprio ieri mattina.
      Sul posto, anche una vedetta della Capitaneria di Porto di Chioggia e un natante dei vigili del fuoco di Venezia.
      «L'incidente - si legge in un comunicato diffuso ieri dalla Capitaneria di Porto di Venezia - non aveva comunque causato alcun blocco del traffico acqueo. L'imbarcazione era stata rimessa in sicurezza l’altra sera, ma il forte vento ha divelto gli ormeggi una seconda volta. Con il miglioramento delle condizioni atmosferiche, all'una e mezza di ieri notte notte, l'operazione è finalmente riuscita».
      Quello accaduto a Pellestrina non è stato l’unico effetto provocato dal forte vento. Il porto, ad esempio, è rimasto chiuso e anche molti edifici ed alberghi hanno risentito dell’intesità del vento. Sono stati numerosi gli interventi che sono stati svolti dai Vigili del fuoco di Venezia, anche ieri pomeriggio, in diverse zone del centro storico.
      Già da ieri mattina, sempre restanto sul fronte delle condizioni meteorologiche, c’è soprattutto da registrare una sensibile diminuzione delle temperature.

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