venerdì 23 giugno 2017

Turismo slow a Pellestrina più artigiani che pescatori

Confartigianato apre una sede a San Pietro in Volta. De Checchi: «Una risposta a chi si è reinventato un lavoro nell’edilizia, nell’alimentare e nei trasporti» 

 L’isola di Pellestrina si conferma un luogo ideale per il turismo a chilometro zero, per gli appassionati della bicicletta e di chi vuole trascorrere in totale relax le proprie vacanze. Anche in virtù dell’evoluzione che sta avendo il turismo sull’isola, la Confartigianato ha deciso di aprirvi una sede, e mercoledì è stata inaugurata a San Pietro in Volta.

L’economia artigianale di Pellestrina per sopravvivere si sta infatti rivoluzionando, e dalla pesca ci si sta convertendo al turismo esperienziale. In località Portosecco, al civico 110/b, Confartigianato Venezia punta a essere più vicina alle imprese artigiane locali. «Le aziende dell’isola da tempo ci chiedevano uno spazio più ampio e funzionale», afferma Gianni De Checchi, segretario di Confartigianato Venezia. «Con questi nuovi uffici, a cui si aggiunge una saletta riunioni, siamo convinti di soddisfare le esigenze di aggregazione dei nostri soci e di intensificare quindi l’attività formativa e sindacale».

Sono attualmente una quarantina le imprese artigiane che danno lavoro a circa 110 addetti in tutta l’isola. Di queste, più dell’80 per cento fanno parte del comparto delle costruzioni. Artigianato a forte vocazione edile e impiantistica, il cui mercato di riferimento è sostanzialmente legato alla manutenzione del patrimonio abitativo dell’isola. E rispetto alla pesca, che negli ultimi anni ha vissuto grandi momenti di crisi, così come del resto la cantieristica che a Pellestrina aveva un ruolo di rilievo, questo genere di artigianato tiene anche il confronto con Venezia. Una vitalità, quella del tessuto artigiano di Pellestrina, che comunque guarda verso le nuove possibilità.

«Da qualche tempo si sta affermando il segmento legato al turismo esperienziale», spiega Enrico Vettore, responsabile dell’Ufficio categorie di Confartigianato Venezia. «Questo è capace di soddisfare una crescente domanda di vacanza rilassante e interessata a vivere il territorio nella sua interezza. Chi si occupava solo di pesca infatti, si sta reinventando nel mestiere delle escursioni turistiche in laguna. Inoltre sono in crescita le attività artigiane legate ai comparti dell’alimentare e dei trasporti. Da qui l’importanza di una nostra sede per aiutare il territorio in questa rivoluzione, che per la comunità significa sopravvivenza».

Da anni il cicloturismo è in crescita, già ci sono attività locali che offrono agriturismo e uscite in laguna a bordo di pescherecci, sui quali si assaggiano i prodotti tipici lagunari. Da tempo si punta anche a organizzare la spiaggia di Pellestrina, che per ora rimane però libera e senza servizi.

Simone Bianchi

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