venerdì 23 giugno 2017

Pesca abusiva in laguna due minori tra i denunciati

Cinque pescatori di Pellestrina sorpresi dai carabinieri con attrezzatura vietata Due imbarcazioni sequestrate, due quintali di vongole rigettate in acqua 

 Controlli contro la pesca abusiva in laguna: sequestrati circa due quintali di vongole raccolti con attrezzature vietate, oltre a due imbarcazioni. Ai sequestri si devono aggiungere la denuncia di cinque pescatori, tra cui due minorenni. Sempre più frequentemente durante i controlli vengono trovati pescatori minorenni sulle imbarcazioni. Non sempre in regola.

Nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto della pesca abusiva e conseguente commercializzazione irregolare di prodotti ittici, i militari del Nucleo Natanti dei carabinieri di Venezia hanno sequestrato due quintali di vongole pescate in acque lagunari, con attrezzature non consentite dal Regolamento Provinciale perché danneggiano i fondali.

In particolare mercoledì notte, nel corso del servizio predisposto con unità di copertura prive dei colori dell’Arma, i militari del Nucleo Natanti sono intervenuti lungo il canale Avesa, giurisdizione del comune di Mira, dove hanno controllato due imbarcazioni con a bordo pescatori professionisti mentre stavano effettuando la raccolta di molluschi, impiegando dei “ramponi” o “rapidi”, attrezzature da pesca vietate dalle leggi e dai regolamenti vigenti perché arano i fondali danneggiandoli.

I militari, accertata la violazione amministrativa, hanno proceduto al sequestro del prodotto ittico, delle imbarcazioni e anche delle attrezzature utilizzate per la pesca, nonché alla contestazione delle relative infrazioni. Dei cinque pescatori trovati a bordo, due erano i proprietari delle imbarcazioni. Le vongole, poi, sono state ributtate in acqua in quanto ancora vive.

Inoltre, a bordo dei due natanti, venivano individuati due minorenni, impiegate irregolarmente dai proprietari delle imbarcazioni. Per questo motivo sono state effettuate le conseguenti segnalazioni agli organi competenti.

I carabinieri continueranno, anche nei prossimi giorni, i controlli in laguna per prevenire e reprimere questo particolare fenomeno illecito, anche in relazione al concreto pericolo di mettere a rischio la salute dei consumatori, in quanto spesso questi molluschi vengono raccolti in zone non consentite per motivi igienico sanitari, come canali industriali, oppure perché strettamente connesso con il danneggiamento dell’ecosistema lagunare. (c.m.)

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