«Dovrà essere presentato alla
Soprintendenza un Piano di ripristino dei luoghi alla situazione
corrispondente allo stato prima dell’inizio dei lavori». È una delle
prescrizioni vincolanti con cui la Commissione di Salvaguardia aveva
approvato il 31 luglio del 2007 la realizzazione di un cantiere per la
fabbricazione dei cassoni di fondazione del Mose in cemento armato sulla
spiaggia di Pellestrina. Un ostacolo quasi insormontabile al
mantenimento della grande struttura, e dell’annesso villaggio per gli
operai costruito dal Consorzio Venezia Nuova. Prescrizione ripresa nella
sentenza con cui il Tar del Veneto presieduto da Bruno Amoroso aveva
respinto nel 2008 il ricorso presentato dal Comune di Venezia sulla
realizzazione dell’intervento. L’amministrazione veneziana guidata
allora da Massimo Cacciari aveva deciso di impugnare il provvedimento
affidandosi agli avvocati Federico Sorrentino e Nicolò Paoletti.
«Illegittimità, eccesso di potere, contraddittorietà degli atti»,
scrivevano allora i legali del Comune. Nel la memoria tecnica presentata
dai dirigenti e coordinata da Armando Danella, per anni dirigente
dell’Ufficio Legge Speciale oggi cancellato, si ricordavano i numerosi
vincoli a cui era sottoposta l’area di Santa Maria del Mare. Non solo
nazionali ma anche europei, con Direttive che impedivano interventi
pesanti a tutela dell’ambiente. «Ma so’ quattro uccellini» li avevano
derisi Galan e l’allora presidente del Magistrato alle Acque Patrizio
Cuccioletta. Il Tar aveva dato torto al Comune e ragione al Consorzio,
come spesso succedeva. Ma la procedura di Infrazione europea aveva
costretto il governo a presentare un «Piano di ripristino» con
interventi di compensazione per i danni subiti. Non si è fatto più
nulla. E adesso c’è qualcuno che vorrebbe mantenere la battigia in
cemento e il villaggio. «Costa troppo demolirli». «Ma non si può fare»,
dice Danella, «come spesso succede chi si
occupa oggi di salvaguardia ignora la storia e i passaggi che hanno
portato a certe decisioni. Bisogna studiarli, e procedere a confronti
tecnici in vista dell’entrata in funzione del sistema Mose. La questione
della risonanza delle paratoie, ad esempio, non è mai stata risolta». (a.v.)
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