lunedì 7 settembre 2015

«Pellestrina allagata per un temporale, basta»

Sabato galleggiavano anche escrementi. Il consigliere Scarpa: chiederò l’intervento del sindaco 


  «La gente è stanca per i continui allagamenti. Chiederò l’intervento del sindaco ma sono pronto anche a rivolgermi alla Corte dei Conti». Il consigliere comunale delegato per le isole, Alessandro Scarpa “Marta”, manifesta così l’amarezza di decine di residenti dopo gli ennesimi allagamenti causati dal maltempo nel centro abitato di Pellestrina.
Sabato pomeriggio, attorno alle 18, una pioggia neppure troppo intensa ha creato subito i temuti disagi. A farne le spese sono stati il sestiere Scarpa e la zona di Carrizzada Brasiola. Ancora una volta non ha funzionato a dovere il sistema di pompe che dovrebbe garantire all’isola di non allagarsi, specie con il maltempo e con l’acqua alta.
Tutta colpa anche della rete di pompe che non è ancora stata completata a causa della mancanza di fondi, ed ecco che i disagi si moltiplicano: l’ultima volta solo una decina di giorni fa, con l’ultimo temporale prima di quello di ieri po- meriggio. Il risultato è stato che, attorno alle 18.30, l’acqua ha iniziato a salire in sestiere Scarpa, raggiungendo in alcuni punti anche i 10-15 centimetri, allagando strade, marciapiedi e appartamenti o magazzini al piano terra.
Non solo acqua piovana, ma purtroppo anche acqua fuoriuscita dai tombini, con tanto di escrementi che galleggiavano lungo la strada. Inevitabili le proteste dei residenti, costretti ora a fare i conti con i danni nelle case. «Non si può andare avanti in questa maniera», aggiunge Scarpa “Marta”, «la gente non ne può più. Questa benedetta rete di pompe per la salvaguardia dell’isola va completata una volte per tutte, e ne deve essere garantita una manutenzione costante e puntuale in caso di necessità».
Sabato sera le auto erano costrette a spostarsi a velocità ridottissima con 15 centimetri di acqua lungo la strada, mentre in parecchie case i residenti sono stati obbligati a usare secchi, spugne e stracci per raccogliere l’acqua che entrava dalle porte al piano terra.
Acqua piovana, certo, ma accompagnata dalle sgradite sorprese che possono fuoriuscire dai tombini, con tutto quel che ne consegue in termini di igiene pubblica.
«Sono alcuni anni che andiamo avanti in queste condizioni», conclude il consigliere comunale delegato per il isole. «Bisogna reperire i fondi per completare un progetto che doveva essere ultimato già da tempo, evitando situazioni come queste. Per molte famiglie ogni
volta che piove è un incubo che si ripete. Penso alle prossime settimane, quando arriverà l’autunno tra acque alte e piogge più intense: ci si potrebbe trovare in condizioni ancor peggiori. Non è più possibile andare avanti così, ne parlerò al più presto con Brugnaro». Simone Bianchi

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