venerdì 7 agosto 2015

Villette a Ca’ Roman Italia Nostra: bene così

«Con grande soddisfazione Italia Nostra vede confermata da un’ordinanza del Tar del Veneto la propria tesi in merito al villaggio turistico che la società Ca’ Roman srl vuole costruire a Ca’ Roman, nell’ex colonia marina che era stata costruita a fini filantropici e ora è di proprietà della stessa società». Così, in un comunicato, la presidente della sezione veneziana dell’associazione Lidia Fersuoch commenta l’esito della decisione del Tar che ha stabilito che sarà la Corte di giustizia dell'Unione europea ad occuparsi del caso delle villette che la società Ca' Roman vorrebbe realizzare nell'area protetta di Pellestrina, sospendendo il loro giudizio in attesa dell'indicazione europea.
Per Fersuoch «i giudici amministrativi, preliminarmente, ritengono fondate le doglianze di Italia Nostra. La Variante del Piano regolatore generale per l’isola di Pellestrina prevede nell’area solo «interventi di ristrutturazione edilizia con abbattimento degli edifici e ricostruzione». L’intervento della società invece comporta interventi di demolizione, ristrutturazione edilizia e nuova costruzione (84 unità abitative distribuite in 42 villette) su sedimi sostanzialmente diversi da quelli prima occupati. Si tratta dunque - sostengono i giudici - di «interventi di nuova edificazione» e non interventi di ristrutturazione, unici previsti dal piano regolatore».
Italia Nostra, con i suoi avvocati Francesca e Paolo Mantovan, aveva lamentato
che il piano di Ca’ Roman non era stato sottoposto a valutazione ambientale strategica, obbligatoria per legge. Per i giudici amministrativi la questione «merita un più approfondito esame», ed è da rinviarsi alla Corte di Giustizia europea, sottoponendo tre quesiti specifici sulla questione.

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