La carcassa di una tartaruga marina è stata trovata e raccolta a pochi
metri dall’approdo del ferry boat di Santa Maria del Mare. Ieri
mattina è stata notata tra alcuni piccoli scogli, e purtroppo per
l’esemplare scoperto non c’era più nulla da fare. Forse era morto
già da alcuni giorni e al momento sono ignote le cause. A prelevarlo
dagli scogli sono stati poi i volontari della Protezione civile in
accordo con il Wwf che da lungo tempo segue con grande attenzione
la presenza delle tartarughe marine nella nostra zona. Non è tuttavia la
prima che viene trovata morta una tartaruga, già in un paio di
occasioni era successa la stessa cosa sempre a Pellestrina. E altre
erano state recuperate al Lido. Le cause della loro morte, spesso,
sono dovute alla ingestione di sacchetti di plastica, scambiati per
meduse, oppure sono vittime di gravi ferite inferte dalle eliche
delle navi che incrociano sulla superficie dei mari. In favore dello
splendido habitat offerto dalla spiaggia degli Alberoni, intanto,
il Wwf di Venezia ha promosso nello scorso fine settimana una pulizia
straordinaria che ha coinvolto numerosi scout del gruppo Ve5. Al
mattino i volontari hanno avuto il supporto di Veritas e la
cooperativa Il Cerchio per ripulire l’area circostante la Batteria
Rocchetta dove erano state individuate alcune discariche abusive,
creando una vera e propria catena di smaltimento rifiuti lungo l’Oasi
degli Alberoni. Abbandonato lungo il sentiero che porta alla diga,
c’era l’arredamento di un intero bagno con i sanitari; un divano e due
poltrone; un ombrellone da giardino e numerosi sacchi pieni di pezzi
di intonaco. Dall’altro lato pezzi di cemento nascosti tra i
cespugli, e ai margini della strada che porta al golf, incarti di
bevande e lattine lasciate a terra, innumerevoli pacchetti di
sigarette, plastica e sacchetti con all’interno materiale usato per fare
dei pic-nic.
Simone Bianchi
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