giovedì 28 marzo 2013
Ca’ Roman, arriva lo stop ai lavori
Stop ai lavori per le nuove villette a Ca’ Roman. Il Consiglio di Stato
ribalta la sentenza del Tar veneziano e accoglie il ricorso
presentato da Italia Nostra e dalle associazioni ambientaliste che
chiedeva la sospensione d’urgenza dei lavori. «La richiesta di
appello appare fondata», scrive nella sentenza il presidente della
Quarta sezione giurisdizionale Marzio Branca. Dunque, scrivono i
giudici, «appare opportuna la non intervenuta modificazione dei luoghi
tale da non compromettere l’interesse del quale l’associazione è
portatrice». Dunque, non si tocca nulla. Si dovrà attendere adesso
la sentenza di merito. Ma il fatto che i giudici amministrativi di
secondo grado abbiano accolto l’istanza di sospendere i lavori già
autorizzati è un punto importante a favore dei ricorrenti. «Una svolta»,
commentano le associazioni. Soddisfatti anche i consiglieri
comunali che avevano votato contro la delibera, proposta
dall’assessorato all’Urbanistica e votata qualche mese fa dal
Consiglio comunale e dalla Muncipalità. «Avevamo ragione», dicono
Nicola Funari e Renzo Scarpa del Gruppo Misto, Sebastiano Bonzio della
Sinistra. Adesso si dovrà attendere la sentenza definitiva, e per
l’impresa padovana che ha avviato l’investimento si tratta invece di un
duro colpo. Il progetto, elaborato dallo studio Mar, prevedeva di
realizzare 42 nuove villette nell’area verde degli «ex Orti»,
occupata fino a qualche anno fa da una colonia delle suore. Spazi
dismessi e ora destinati a diventare un centro turistico. Nuove
edificazioni nel verde, rispettose del’ambiente, dicono i progettisti.
Ma la sollevazione degli abitanti dell’isola e i ricorsi delle
associazioni alla fine hanno prodotto un effetto. Il nodo del contendere
è se fosse necessaria la Valutazione ambientale strategica per
modificare luoghi sottoposti a vincoli in laguna. Secondo l’Urbanistica
era sufficiente la Vinca (Valutazione di Incidenza ambientale». I
giudici hanno per ora dato ragione alla prima ipotesi.(a.v.)
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