martedì 10 gennaio 2012

Esposto per i cani prigionieri sulle palafitte

Continuano le prese di posizione sul fronte politico e animalista per tutelare i cani a guardia delle palafitte in mezzo alla laguna tra Chioggia e Pellestrina. Il Coordinamento volontariato privato eco-animalista, che fa capo a Wanda Guido, ha presentato un nuovo esposto alla Procura e agli enti locali per cercare di chiudere la vicenda con l’affido dei cani a privati cittadini. «Dirò di più _ aggiunge Wanda Guido _ si potrebbe darli in affido agli stessi pescatori, a patto che tengano i cani a terra. Tra l’altro, sarebbe bene indagare sulla fine che può aver fatto uno di quei cani che pare scomparso». Tutta la vicenda era stata denunciata nello scorso autunno dalla Nuova, ma col passare dei mesi si sono mossi consiglieri comunali, la Provincia e parlamentari europei come Andrea Zanoni dell’Italia dei Valori, che ha scritto nei giorni scorsi ai sindaci di Chioggia e Venezia. Intanto l’assessore Gianfranco Bettin, che subito si era attivato per i controlli del caso, è orientato a chiedere l’istituzione di una ordinanza specifica per il divieto di detenzione dei cani in situazioni come quelle denunciate dalle associazioni animaliste. «Ringrazio l’assessore per aver colto l’appello a tutela dei cani che fa seguito a un’interrogazione da me presentata il 17 novembre scorso _ scrive il consigliere comunale dell’Udc, Simone Venturini _ Ritengo però doveroso chiedere all’Amministrazione un ulteriore sforzo affinché a questa prima fase di regolamentazione e controllo ne segua una seconda, più incisiva, che vieti inderogabilmente ai proprietari della baracche in laguna di confinare a vita dei cani su palafitte circondate dall’acqua, e senza alcun tipo di interazione con altri esseri viventi». Sulla base di un primo esposto i cani erano già stati visttati da un veterinario dell’Asl. (s.b.)

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