lunedì 29 agosto 2011

Pellestrina, dopo il rogo gli allarmi

«Serve un piano antincendio per Pellestrina, sabato i pompieri non disponevano di prese d’acqua o idranti dove poter riempire le autobotti». Il presidente della Municipalità Giorgio Vianello lancia un appello al Comune affinché si intervenga celermente per sopperire a una carenza che sabato poteva avere anche diverse conseguenze a Pellestrina, per il rogo che ha bruciato circa diecimila metri quadrati di canneti in terreno demaniale. Vianello ha seguito di persona gli interventi di pompieri e Protezione civile in zona La Mara, quando fiamme alte anche 5-6 metri hanno attaccato pure il montone del Murazzo minacciando la spiaggia. «Le autobotti sono state costrette a rifornirsi nell’abitato di Pellestrina», dice, «perdendo tempo prezioso. Si deve al più presto trovare una soluzione e servono fondi per realizzare una efficiente rete antincendio sull’isola». Poi osserva: «Da settimane chiedevamo che si potessero tagliare quei canneti che invadono la carreggiata, creando problemi alle auto e ai mezzi Actv in transito. Purtroppo non c’è stato modo di trovare fondi e fare l’intervento». Nell’area colpita dalle fiamme sabato pomeriggio sono andati bruciati canneti, legno e sterpaglie, ma i vigili del fuoco - supportati dalla Protezione civile di Pellestrina - hanno trovato anche una discarica abusiva con plastica, ferraglia e eternit. Pare tuttavia che a innescare l’incendio sia stata l’autocombustione. Il terreno era molto secco, le temperature alte e il forte vento di scirocco può aver fatto il resto. (s.b.)

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