Da lunedì è ricoverata in ospedale a Venezia e richia di perdere l’udito per colpa dei fuochi artificiali finiti tra la folla a Pellestrina. Mario Fazio, padre della 20enne coivolta nell’incidente che ha provocato almeno una ventina di feriti, racconta la vicenda. «Probabilmente mia figlia sarà costretta a restare in ospedale altri giorni, ma tutto questo è assurdo - dice - Era assieme al fidanzato davanti alla casa colpita dai razzi, stava tornando verso Malamocco perchè non era interessata allo spettacolo pirotecnico. Si è trovata nel momento sbagliato nella calle in cui è piovuto uno dei fuochi, e questo le è esploso quasi tra i piedi. La calle stretta, e il boato, hanno fatto il resto. A 20 anni, con una vita davanti, rischia di perdere l’udito da un orecchio, ma il timore è che possa perdere anche il lavoro, visto che da poco era stata presa come stagionale, e ora è costretta a stare a casa. Se faremo anche noi denuncia? Certo, ma ora sono più preoccupato per la sua salute». Chi invece si è salvata per miracolo è la figlia di una donna che si trovava proprio davanti il civico 116, dove uno dei razzi ha sfondato una veranda. «Stavamo guardando lo spettacolo - racconta Sabrina - Improvvisamente mio marito ha urlato di portare via la bambina. I fuochi stavano arrivando verso di noi. Non ci sono riuscita. Un amico di mio marito l’ha presa per un braccio e l’ha fatta distendere a terra. Poi si è messo sopra di lei, proteggendola con il suo corpo. Mia figlia ne è uscita illesa, lui aveva invece la maglietta piena di buchi e bruciature. Gli sarò grata per tutta la vita per ciò che ha fatto». (s.b.)
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