Sessantaseienne pluripregiudicato fermato dai carabinieri lungo via Beccaria con un’arma "clandestina"
A mettere sull’avviso i carabinieri il fatto che il protagonista della vicenda fosse un tossicodipendente, pluripregiudicato, in cura nella comunità di recupero di Pellestrina. Ed era proprio con gli altri ospiti della struttura che. B.L. classe 1948, residente a Marghera, continuava a fare il gradasso. La conferma che non si trattava di un innocui millantatore, ieri, quando i militari della stazione della città Giardino, allertata dai colleghi dell’isola, hanno intercettato l’uomo lungo via Beccaria, mentre stava rientrando nella propria abitazione situata in via Correnti. Era l’una di pomeriggio. A fermarlo lo stesso comandante non prima di aver adottato tutti gli accorgimenti necessari a tutelare sia i suoi sottoposti che i passanti.
Il 66enne, fortunatamente, non ha opposto resistenza e nemmeno si è lasciato andare a gesti inconsulti. Già perché la semiautomatica ce l’aveva davvero: «Ce l’ho in tasca» ha ammesso candidamente estraendola come se nulla fosse. Si tratta di una calibro 6.35 "Zastava" in dotazione all’esercito serbo con tanto di caricatore da 12 proiettili integro e perfettamente funzionante, che le ridotte dimensioni consentono di occultare molto facilmente. «L’ho trovata sulla spiaggia a Pellestrina» si sarebbe giustificato l’arrestato. La matricola non è abrasa ma il numero corrispondete non è presente nel registro nazionale delle armi. Posta sotto sequestro verrà affidata alle perizie balistiche dei Ris di Parma per verificarne la provenienza e soprattutto per stabilire se sia stata utilizzata in qualche conflitto a fuoco. (m.and.)
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