sabato 17 aprile 2010

«Un bimbo sereno e sempre sorridente»


Brahim non ce l'ha fatta. Ieri alle 12.30, nell'ospedale di Padova, il
suo piccolo cuore ha cessato di battere, gettando nella disperazione la
mamma Luciana, ricoverata all'Angelo, non in gravi condizioni, ma sotto
shock dopo aver appreso la notizia, la sua famiglia e un'intera
comunità. Tanta gente era affezionata a quello splendido bimbo senza
papà, ma che comunque era avvolto dall'amore della mamma e della
famiglia. E che idealmente tanti consideravano come un figlio. Conosceva
tutti, salutava tutti, sorrideva sempre. «Era un bambino sereno, felice
- racconta con le lacrime agli occhi la zia di un compagno di scuola -
veniva spesso a giocare in giardino con mio nipote, ed era una gioia
guardarlo, sempre contento, sempre in movimento. Non posso pensare di
non vederlo più». E la comunità ieri piangeva anche per l'investitore,
quel ragazzo di 23 anni che giocava a pallone in spiaggia con Brahim,
che era simpatico alla sua mamma, perché erano vicini di casa. Due
famiglie distrutte dal dolore. «Non so come raccontare al mio bambino
che non vedrà più il suo amichetto - sussurra tra le lacrime la mamma di
un compagno di scuola - Abbiamo pregato e sperato. Ieri a scuola tutti i
bimbi sapevano dell'incidente, ma lunedì si dovrà spiegare loro che il
banco di Brahim resterà sempre vuoto, che lui non tornerà più».

     
Annalisa Busetto

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