lunedì 19 aprile 2010

Rintracciato il padre di Brahim

Ora si potranno fare i funerali. A scuola niente lezioni
Fiori bianchi deposti sul luogo dell’incidente

È stato rintracciato, nella tarda serata di sabato, il padre di Brahim
Nasib, il piccolo di 7 anni, morto venerdì nell'ospedale pediatrico di
Padova, a poche ore dall'incidente che lo aveva visto coinvolto insieme
alla sua mamma, che probabilmente sarà dimessa dall'Angelo martedì. Il
suo ritrovamento era necessario per dare il via ai funerali, che
indicativamente potrebbero essere celebrati già tra mercoledì e giovedì.
Da tempo, infatti, i genitori non si vedevano e da un paio di anni
Luciana (la mamma) aveva avviato la procedura per il disconoscimento di
paternità, che però non è riuscita a realizzare. In serata, la madre del
piccolo è stata dimessa dall’ospedale ed è rientrata a casa.

     
Intanto, nel punto in cui il piccolo è stato investito, mani pietose
hanno posato tanti fiori bianchi. Gli stessi fiori che stamane i bambini
della seconda elementare della scuola Bernardino Zendrini di
Pellestrina, troveranno nel banco del loro piccolo amico tanto
sfortunato. Non ci sarà lezione, ma una giornata dedicata al ricordo di
Brahim, che la nonna materna, continua a ripetere "ora angelo tra gli
angeli".

      Intanto un gruppo di cittadini, residenti nelle
vicinanze del luogo dov'è avvenuto l'incidente, stanno organizzando una
raccolta di firme per richiedere siano realizzate le strisce pedonali
dove è stata posta la nuova fermata dell'autobus. Aggiunta da circa un
mese tra la fermata dei cantieri De Poli e quella di S.Antonio, proprio
dinnanzi alla scalinata per disabili realizzata dal Consorzio Venezia
Nuova. Con pensilina per l'attesa e la discesa nella tratta
S.Pietro-Pellestrina, con attesa e discesa nel tratto Pellestrina-
S.Pietro, nella pavimentazione che dà l'avvio alla scalinata, ad un paio
di metri da dove è stato investito Brahim. «Naturalmente - afferma
Morena Vianello - l'incidente del piccolo non è imputabile alla mancanza
delle strisce. Ma in quel punto si rischia grosso. La fermata è nelle
vicinanze di una curva, con una visibilità non completa, per cui vi è la
necessità di metterla in sicurezza».

      Anche se la dinamica
dell’incidente è ancora in fase di accertamento da parte delle forze
dell’ordine rimane l’esigenza di maggiore sicurezza in un’isola la cui
unica strada è un lungo tratto rettilineo dove è facile superare i
limiti senza neppure accorgersene.

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