mercoledì 14 ottobre 2009

Venezia, in laguna a pesca di turisti

Convertire le barche al trasporto di persone
Così l’isola di Pellestrina reagisce alla grave crisi del settore

Le imbarcazioni, che prima venivano impiegate per pescare i
caparozzoli, ora saranno convertite per il trasporto di persone per
dare modo ai turisti di visitare i vivai e compiere escursioni in
laguna. Una svolta storica per l’isola veneziana di Pellestrina.
D’altro canto il crollo della pesca e il crac dei cantieri navali De
Poli hanno portato l’economia di Pellestrina sull’orlo del precipizio.
Un’emergenza anche sociale con circa cinquecento famiglie, se non di
più, in grave difficoltà finanziaria. I numeri parlano chiaro: circa
cento operai della De Poli sono a casa, senza percepire un euro, dallo
scorso dicembre, mentre i pescatori da almeno sei mesi non escono per
una battuta di pesca in laguna. E il numero di iscritti alle
cooperative, in un biennio, si è dimezzato, tanto che domani ci sarà
una nuova manifestazione di protesta.

      Ma per far fronte alla
crisi e cercare di voltare pagina è nato in isola il consorzio
“Pellestrina servizi” che ha l’obiettivo di rivitalizzare l'isola in
tutte le sue componenti, turistiche, produttive e artigianali. Tutto è
partito circa quattro anni fa da un progetto del consigliere
provinciale Gianni Sopradassi. “Non ci può essere una monocultura
economica – spiega Sopradassi – la produttività di un’isola intera non
si può reggere solo sulla pesca. Occorre mettere insieme, e
diversificarle, tutte le potenzialità. A questo serve il consorzio”.
Sopradassi racconta della trasformazione più eclatante, anche sotto
l’aspetto dell’immagine. “Le barche dei pescatori, che oggi sono ferme
al palo perché nessuno va più a pescare da sei mesi – argomenta il
consigliere del Pdl – si possono impiegare per un progetto di
“pesca-turismo”, cioè attirare un turismo diverso e nuovo e portare la
gente a visitare i casoni e i vivai. Già 3-4 imbarcazioni sono
operative con questo tipo di trasformazione”. Presidente del consorzio,
che attualmente conta su nove aziende, è Angelo Bianchini, campione
mondiale di offshore e profondo conoscitore della laguna. “Oltre al
progetto di pesca turismo – annuncia Bianchini – puntiamo ad avviare
piccoli stabilimenti balneari, alcuni “bed and breakfast”, e un
campeggio. Così può risorgere l’economia”.

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