domenica 4 ottobre 2009

Crisi De Poli, banche vicine al salvataggio

Primi segnali per superare le difficoltà

Le banche hanno dato un primo ok, anche se di massima e ancora
informale, al secondo concordato preventivo per evitare il fallimento
ai cantieri navali De Poli di
Pellestrina.
Pare vicina ad una svolta, anche se ci vorrà ancora del tempo per avere
un quadro definitivo, la vicenda della storica azienda di
Pellestrina,
per decenni fiore all’occhiello e simbolo della produttività
nell’isola. Un espressione di voto ufficiale da parte dei colossi
bancari, è bene chiarirlo subito, ancora non c’è. Ed è probabile che il
verdetto definitivo arriverà solo a ridosso del limite dei 20 giorni di
tempo lasciati ai creditori per esprimersi. Il conto alla rovescia è
scattato la scorsa settimana, dopo l’adunanza dei creditori ch ha fatto
scattare le procedure. Fino all’altro ieri, infatti, sul tavolo del
commissario giudiziale Emilio Borrella, non era arrivato alcun nuovo
voto, dopo quelli già raccolti nella prima udienza in tribunale in cui
sono state illustrate le linee guida del nuovo concordato. Si sa, che,
un ruolo decisivo sulla vicenda, l’avranno proprio gli istituti di
credito, in particolare Monte dei Paschi di Siena, anche con la
controllata Antonveneta, e Unicredit E proprio dai creditori più
esposti sono giunti segnali distensivi, incoraggianti. Arrivato il
primo placet ora si sta lavorando sugli approfondimenti. Nella proposta
di concordato, presentata dagli avvocati Mauro Pizzigati, docente di
diritto fallimentare proprio all’università Ca’ Foscari e Giampaolo
Cortellazzo Wiel tutti gli “asset” aziendali sono stati piazzati e con
le opportune garanzie. E sono state proprio le maggiori garanzie sulla
vendita delle navi di acquirenti interessati far propendere verso il
“sì”. La vendita delle tre navi è data per certa, con precise
fideiussioni bancarie a garanzia, e questo ha sbloccato la vicenda. Se,
da una parte, la situazione debitoria accertata è aumentata da 113 a
136 milioni, e quindi il concordato è partito in salita, dall’altra le
banche, che erano già state preventivamente contattate prima di
depositare il secondo concordato, hanno confermato una buona
disponibilità, grazie agli acquirenti interessati alle navi sul
mercato. Ad incaricare lo studio legale Pizzigati – Cortellazzo di
formulare questa nuova strategia sono stati gli stessi titolari del
cantiere Davino De Poli e la figlia Chiara. Arrivare all’accettazione
del concordato significherebbe, infatti, evitare il trauma del
fallimento, riprendere (sotto altra gestione) l’attività produttiva e
quindi continuare a lavorare negli appalti intrapresi.

      Lorenzo Mayer

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