giovedì 30 luglio 2009

Cantieri navali De Poli, terza istanza di fallimento

 

Altra istanza di fallimento nei confronti del Cantiere Navale De Poli di Pellestrina. A presentarla è stato il Cantiere navale Vittoria di Adria, in provincia di Rovigo, assistito dall’avvocato Gaetano Giordano, per un credito maturato dal 2006 nei confronti della De Poli di circa 618 mila euro.
      Si aggrava così la situazione in cui versa, ormai da mesi la storica azienda di Pellestrina. Il Tribunale civile di Venezia ha fissato per il prossimo 22 settembre, alle 10, davanti al giudice Paolo Corder, l’udienza nel corso della quale verrà discusso il caso. Nei mesi scorsi, sempre il Cantiere Navale Vittoria aveva chiesto e ottenuto dal Tribunale di Rovigo - sezione distaccata di Adria - ipoteca giudiziale su due abitazioni ad Asiago e su una abitazione a Chioggia di proprietà di Davino De Poli, chiamato in causa quale terzo garante e condebitore circa il credito maturato dalla società. «Il 15 novembre 2006 – si legge nell’istanza depositata – è stato stipulato un contratto d’appalto tra il cantiere navale De Poli e il cantiere Vittoria per la costruzione e fornitura di blocchi prefabbricati di scafo in acciaio relativi alla costruzione di due navi chimichiere. A tutt’oggi tutti i solleciti e diffide per ottenere il pagamento sono rimasti privi di riscontro».
      Nei conteggi del credito accumulato risulta un residuo di pagamento, per la fornitura concordata, di circa 573 mila euro, più circa altri 45 mila euro inerenti a fatture che sono stati rilasciate dal cantiere di Adria, per circa 45 mila euro, ma non ancora onorate. È per questo motivo che è stato chiesto al Tribunale di decretare il fallimento del cantiere di Pellestrina.
      Finora sarebbero almeno tre le istanze di fallimento già depositate dai creditori dell’azienda, che dava lavoro a circa 100 dipendenti e che per anni è stata un orgoglio di Pellestrina. I debiti accumulati dal cantiere De Poli sono stimati in circa 113 milioni di euro. A fine maggio l’ipotesi di concordato preventivo è stata rigettata dai creditori. Nessuno degli istituti di credito maggiormente esposti (da una parte Unicredit, dall’altra Monte dei Paschi di Siena e Antonveneta) ha accolto con un parere positivo la proposta,
      Lorenzo Mayer

Nessun commento:

Posta un commento