domenica 24 maggio 2009

Aspetta l’idroambulanza cinque ore

Dura protesta da parte della figlia di un’anziana colta da un malore ieri mattina. Critiche anche alla scadenza di una flebo

 

(A.B.) Chiamato il 118 alle 10, l’idroambulanza arriva alle 15. L’episodio, avvenuto ieri mattina a Pellestrina, ha visto coinvolta un’anziana signora. La donna all’improvviso si sente male (attacchi di melena). La figlia, che conosce da tempo i problemi della madre, chiama il distretto sanitario dell’isola alle 8.40, dove viene informata che il medico ha delle urgenze. Questo arriva verso le 10, visita la donna, consegna una flebo per stabilizzarla e avvisa il 118. Le ore passano ma dell’idroambulanza nemmeno l’ombra. La donna ha altri attacchi; la figlia, paramedico, la tiene sotto osservazione, ma è preoccupata. Chiama lei stessa il 118 e scopre che il medico del distretto ha segnalato per l’anziana madre, un codice bianco, che sta a significare che non vi è emergenza.
      Lei protesta, e le viene assegnato un codice giallo, ma comunque, le dicono, i mezzi sono tutti occupati, quindi l’attesa non è prevedibile. «Sono indignata - protesta dice la donna - per come vengono affrontate le emergenze qui in isola. Per una persona dell’età di mia madre, un episodio del genere, se non preso in tempo, può costare parecchio». E come se non bastasse, la flebo consegnata, come data di scadenza, indicava, non una data effettiva, ma solo il maggio 09. «E questo non va bene - continua - come non va bene che la risposta laconica che si sente sempre sia quella che i mezzi sono sempre tutti occupati».
      All’arrivo dell’idroambulanza, alle 15, un respiro di sollievo, unito però alla consapevolezza che tra arrivo all’ospedale e diagnosi passeranno ancora alcune ore. Forse a Pellestrina è vietato stare male.

Nessun commento:

Posta un commento