domenica 8 febbraio 2009

L’essenziale poesia di Aldo Vianello

di Anna Renda

 

Venezia/ring of streets,/calm coral voice/in the glitter of rocking water…, Venezia/cerchio di vie,/voce corale serena…, così comincia una delle numerose poesie che Aldo Vianello dedica all’amata città, la prima con cui si apre l’antologia "Selected poems" (£ 9.95) recentemente pubblicata, con testo italiano a fronte, dalla casa editrice londinese Amil Press Poetry. Bella, buona poesia che regge alla traduzione e non si slabbra, non perde la sua musicalità né la freschezza emotiva da cui trae vigore. Una poesia essenziale, pulita, che il lettore avverte subito tesa, come un sottile filo di seta, tra la semplicità del verso e l’insondabile profondità dell’esperienza. Nato settantadue anni fa a Pellestrina, Vianello ha esordito nel mondo della poesia nel 1964 con Timide passioni, pubblicata con l’editore Rebellato, che subito fece parlare di lui come di “un caso letterario”. La sua opera non sfuggì allora all’attenzione di alcuni illustri scrittori e poeti tra cui Diego Valeri, Aldo Palazzeschi e persino Ezra Pound che gli scrisse in una lettera “Mi piace l’onestà della sua poesia, che riflette un’anima”. Non è lirica impetuosa, non lava via l’angoscia dell’esperire ma la racconta con un linguaggio fresco, dipingendola con i colori dell’emozione e colmandola di meraviglia. Poesia che procede per immagini dunque. E non stupisce affatto ritrovarla affiancata a delle opere d’arte. Come nel libro-catalogo Il profondo è blu (Pancheri), dove i versi di Vianello accompagnano lavori di Maria Baldan, pittrice di Dolo diplomatasi all’Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida di Giuseppe Santomaso. Liriche e quadri che a tratti si completano ma spesso procedono paralleli, in piena autonomia, per avvicinarsi a un ideale ambìto da ogni artista, quello di dipingere con i versi e di far poesia con i colori e, per Maria Baldan, anche utilizzando altri materiali: Vianello ci prova e apre il libro materializzando in parole “Una spada di ricordi”, Baldan risponde evocando “L’acqua e il torrente” con rilievi metallici su un pannello a sfondo blu.

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