domenica 10 agosto 2008

Pellestrina non può perdere l'idroambulanza


 

Leggo con molta amarezza, nell'articolo di giovedì 7 agosto della possibilità che i residenti di Pellestrina restino senza servizio pubblico di emergenza. L'articolo mi preoccupa come residente di Pellestrina , e vorrei esprimere alcune considerazioni in merito. Per far capire meglio come sia necessario un servizio che risponda alle esigenze sanitarie in caso di eventi urgenti in un'isola proverò a fare presente, da utente, come è organizzato l'attuale servizio dell'emergenza sull'isola dover risiedo.

Gli abitanti di Pellestrina , durante il giorno, possono contare su un ambulatorio presso il Distretto dove trovano un medico di medicina generale (medico dei servizi per esattezza) e un'infermiere. L'infermiere è sempre lo stesso che opera assieme ad un autista soccorritore sull'unica ambulanza presente sull'isola, il medico per contratto non sale sull'ambulanza.

Durante le ore notturne l'organizzazione è simile sol che il medico e quello della Continuità Assistenziale (Guardia Medica). Perciò in questa piccola lingua di terra dove risiedono circa 3.500 persone (con qualche aumento nel periodo estivo), dove esistono anche un cantiere navale di medie dimensioni e per fortuna una Casa di Riposo, i residenti possono usare i mezzi propri per farsi "vedere" all'ambulatorio oppure attraverso il numero 118 avere il servizio dell'ambulanza.

Poi però serve un'imbarcazione per raggiungere in 40 minuti (quando c'è tempo) l'ospedale più vicino, ma questo è un'altro problema. Per esperienza personale posso affermare che quest'organizzazione è minima ma indispensabile a garantire dei soccorsi sanitari urgenti "dignitosi" in un "posto" circondato dall'acqua.

Allora perché il Direttore dell'Ulss 12 Veneziana (come dicono i sindacati) vuole privare i residenti di Pellestrina di questa minima organizzazione per non assumere il personale che serve a farla funzionare, magari due giovani lavoratori che possono farsi e mantenere una famiglia (che non è poco di questi tempi) e perché no, residenti a Pellestrina ? Magari anche qualche politico potrebbe farsi carico del problema, adesso che non c'è il peso di qualche "elezione" (comunale, provinciale, regionale, nazionale) così forse chissà saprebbe che Pellestrina fa parte del territorio veneziano.

Se però i "pellestrinotti" dovranno "stringersi a corte" e organizzarsi per comperare e gestire un'ambulanza fatecelo sapere e soprattutto lasciatecelo fare.

Iginio Scarpa


 

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