Una volta ricevuti i rapporti dei carabinieri, dei vigili del fuoco, dell'Arpav e dello Spisal, il sostituto procuratore Gianni Pipeschi ha riunito insieme i vari tasselli per formare il capo d'imputazione. Gli atti sono in fase di deposito e saranno quindi a disposizione dei difensori, i quali potranno visionare tutto il fascicolo e chiedere un interrogatorio, produrre memorie o chiedere per conto dei loro assistiti di rendere dichiarazioni alla Procura. Se poi la situazione non muterà tanto da far cambiare idea al Pm, scatterà la richiesta di rinvio a giudizio. Nel mirino del magistrato sono finiti i titolari dell'azienda, quattro componenti della famiglia, due tecnici responsabili della sicurezza nei cantieri e l'operaio che manovrava la gru che poi colpì la scala su cui si trovava il povero Iancu.
Il malcapitato lavorava alle dipendenze di una ditta esterna, la società Cooperativa Costruzioni e saldature navali a.r.l. di Pietra Ligure.Tre mesi prima a Pellestrina si era verificato un altro infortunio mortale in cui perse la vita il quarantasettenne croato Marijan Panic.
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