martedì 8 luglio 2008

Sono sette le persone indagate per la morte sul lavoro di Valentin Iancu

 

Sono sette le persone indagate per la morte sul lavoro dell'operaio romeno di 53 anni Valentin Iancu, avvenuta il 19 maggio dello scorso anno all'interno dei cantieri navali De Poli di Pellestrina . L'incidente era avvenuto intorno alle 10, nel bacino di carenaggio situato all'esterno del cantiere, e destinato alla costruzione della motonave c. 240. L'operaio, che aveva 53 anni, stava scendendo da una scala quando questa fu colpita da una gru in manovra, facendolo cadere a terra. Nonostante l'allarme immediato il personale del Suem non potè far altro che constatare il decesso.

Una volta ricevuti i rapporti dei carabinieri, dei vigili del fuoco, dell'Arpav e dello Spisal, il sostituto procuratore Gianni Pipeschi ha riunito insieme i vari tasselli per formare il capo d'imputazione. Gli atti sono in fase di deposito e saranno quindi a disposizione dei difensori, i quali potranno visionare tutto il fascicolo e chiedere un interrogatorio, produrre memorie o chiedere per conto dei loro assistiti di rendere dichiarazioni alla Procura. Se poi la situazione non muterà tanto da far cambiare idea al Pm, scatterà la richiesta di rinvio a giudizio. Nel mirino del magistrato sono finiti i titolari dell'azienda, quattro componenti della famiglia, due tecnici responsabili della sicurezza nei cantieri e l'operaio che manovrava la gru che poi colpì la scala su cui si trovava il povero Iancu.

Il malcapitato lavorava alle dipendenze di una ditta esterna, la società Cooperativa Costruzioni e saldature navali a.r.l. di Pietra Ligure.Tre mesi prima a Pellestrina si era verificato un altro infortunio mortale in cui perse la vita il quarantasettenne croato Marijan Panic.

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