Martedì, 29 Maggio 2007 |
Dal 27 Luglio 2004 a Pellestrina un radar è comparso nel cortile del la Casa di Riposo di Santa Maria del Mare , nell'estremità nord del l'isola. La cittadinanza si è subito allarmata: circolavano voci che il radar fosse pericoloso.
Alcuni
dipendenti ci hanno informato che, più di un anno fa, c'era stata una
raccolta di firme tra i lavoratori per avere chiarimenti, ma senza
risposte.
Per
capirci finalmente qualcosa, siamo andate sul posto per avere
informazioni dirette. Abbiamo incontrato il direttore Pier Paolo
Perutto che, molto gentilmente, ci ha fatto vedere il radar e ci ha
spiegato a cosa serve.
Dal
suo ufficio ci siamo diretti nel giardino, davanti a una recinzione,
dove abbiamo notato un cartello, che segnalava lavori in corso. A quel
punto il direttore ci ha fatto entrare nell'area del radar. Abbiamo visto l'antenna molto da vicino; alla sua base, la centralina di controllo.
Ma a cosa serve il radar? Perché è stato collocato in quel punto? «È lì», ci ha spiegato il direttore, «per via del
Mose. Infatti, quando i lavori saranno completati, all'occorrenza le
paratie si alzeranno, mentre le barche saranno "posteggiate" in una
conca - in via di costruzione - e il radar dovrebbe controllare le
barche nella conca di navigazione».
Perutto ci ha assicurato che il radar non è nocivo.
L'antenna, infatti, sarebbe munita del
la tecnologia detta "sector blanking": quando è rivolta verso la zona
abitata spegne automaticamente le radiazioni, che sono invece attive
quando è rivolto verso la bocca di porto.
Resta
comunque pericoloso avvicinarsi a meno di 20 metri e per più di quattro
ore. Questo ci è stato detto a voce, ma nessun cartello lo segnala.
Quest'esperienza
ci ha permesso di risolvere un quesito che gli adulti non erano
riusciti a chiarire e di sentirci cittadine attente e attive.
Elisa Scarpa, Laura Giada
classe 2.A media "Pietro Loredan"
Pellestrina
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