lunedì 5 febbraio 2007

Ferry boat sempre in ritardo, un coro di proteste


Da un paio di giorni, il
ferry della tratta S. Maria del Mare - Faro Rocchetta e viceversa,
accusa inspiegabili ritardi, dovuti alla difficoltà di attracco, anche
se le condizioni metereologiche non sono avverse. E anche se i ritardi
sono contenuti, dai 10 ai 20 minuti, per i pendolari ciò inizia a
rappresentare un problema, perchè questi si ripercuotono sull'inizio e
il rientro dalle attività lavorative e scolastiche.

Già si stanno levando cori di protesta che prendono di mira la motozattera "Pellestrina
" oggi sottomisura rispetto alle esigenze dell'isola, e che chiedono il
ritorno dell'Ammiana, più capiente e con possibilità di attracco
diretto, senza particolari evoluzioni; una garanzia sul rispetto degli
orari e la puntualità del servizio. Ma le proteste e le perplessità si
sono levate anche per l'episodio avvenuto mercoledì mattina. "Attendevo
il ferry delle 6.45 in direzione Pellestrina
- racconta Roberto De Poli, pendolare - con me altre poche macchine,
vista l'ora, e qualche camion. La motozattera, arrivata a Faro
Rocchetta, non è riuscita ad attraccare sul pontone sud, e soltanto
dopo svariate manovre, è riuscita su quello nord (agli Alberoni vi sono
due attracchi, a pochi metri di distanza l'uno dall'altro).

"A
questo punto - continua De Poli - si era, naturalmente, già accumulato
del ritardo, ma la cosa che ci ha lasciati senza parole, è che al
momento dell'imbarco, sono stati fatti salire gli autobus, ma le
vetture private e i camion per trasporto materiali e derrate, sono
stati lasciati a terra. Una cosa inspiegabile, visto che il ferry era
praticamente vuoto, e le condizioni metereologiche normali".

La
partenza, per chi è rimasto a terra, è avvenuta con la corsa
successiva, alle 7.15 che ovviamente non è partita puntuale. "Penso sia
necessario e corretto - conclude De Poli - che l'azienda dia delle
risposte sul perchè avvengono questi episodi".

A.B.

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