Si tratta di 320 ettari tra Sacca Sessola, Giudecca, Sant'Angelo della Polvere, adatti ai barchini soprattutto chioggiotti, che hanno già pescato due giorni, e di una quarantina di ettari tra Melison e Cornio destinati alle vibranti di Pellestrina . «Non ci bastano», hanno protestato i pescatori isolani, che ieri tra le 7 e le 10 sono andati a pescare nella cosiddetta Marotta, un'area compresa tra la parte iniziale del Canale dei Petroli e il Canale Fisolo, idonea dal punto di vista igienico - sanitario ma negata dal Magistrato alle Acque per l'alto rischio di perdita dei sedimenti del fondale.
I pescatori sono stati sorvegliati dal nucleo natanti dei carabinieri, che però non sono intervenuti, e che ora segnaleranno alla Provincia, per le eventuali sanzioni, i responsabili del blitz.
Da giorni, poi, i pescatori di Pellestrina chiedono l'autorizzazione a pescare anche nell'area del Tombolino, una zona confinante con quella già concessa dalla Provincia e compresa tra la diramazione del Canale dei Petroli che porta a San Leonardo e il Canale Melison. E proprio ieri, su richiesta della Provincia, il Magistrato alle Acque ha dato il suo benestare per il Tombolino, che però non è classificato dal punto di vista igienico sanitario, e dunque non è immediatamente utilizzabile. I tempi ordinari per la caratterizzazione delle acque e dei fondali, che spetta alla Regione, sono di circa 3 mesi, ma la Provincia sta cercando di trovare una soluzione più rapida, magari provvisoria, attraverso ordinanze dei sindaci dei Comuni competenti. Nel caso specifico, Venezia e Mira.
S.T.
bellissimo sito basato su una bellissima isoletta!
RispondiEliminaIo sono di chioggia...siamo abbastanza vicine! Un bacio