venerdì 7 luglio 2006

Realizzare un ferry-boat tra Chioggia e Pellestrina

Giovedì, 6 Luglio 2006

L'OPINIONE

di PAOLO BONAFÈ* e WALTER BARBIERI**

 


Nell'articolato reticolo tracciato dalle linee di navigazione gestite da Actv, risulta evidente l'assenza di un collegamento strategico che colleghi, tramite ferry-boat , l'isola di Pellestrina con Chioggia.


In un'epoca in cui la movimentazione merci e passeggeri a livello collettivo sta assumendo sempre più importanza, si ritiene opportuno, al fine di rispondere in modo efficace alla necessità di trasporto di beni e di persone, sottoporre ad una seria analisi la proposta di istituire questa nuova linea, che garantirebbe un rapido collegamento fra l'isola e la terraferma, a tutela delle esigenze di vita e mobilità di cui sono portatori i cittadini.

L'analisi di praticabilità di tale progetto, vede già individuato l'approdo di Chioggia, all'interno del Porto commerciale vecchio nell'isola Saloni, in seno alle banchine della darsena di "Marittima" la cui area è compresa tra il "Canal Lombardo Esterno" ad ovest e le Ex Saline ad est, ove esiste uno scivolo, ora in disuso, per navi: il luogo è facilmente raggiungibile dai mezzi provenienti dall'hinterland di Chioggia e dalla statale Romea.

La rotta, prevista per il ferry, parte dall'uscita della darsena di Chioggia, accostando verso San Felice e mantenendo la boa di segnalazione verde sulla propria dritta. Il traverso della boa determina l'accostata per procedere verso il canale di Caroman, costeggiante tutta la diga foranea, che collega Pellestrina all'Isola di Caroman. L'approdo di arrivo sarebbe adiacente alla radice della diga, orientato per Nnw, con vento di bora prossimo al traverso. Nel luogo è presente già uno scivolo e l'intera area prospiciente offre, apportando dovuti interventi architettonici e logistici, una buona ricezione per i mezzi in attesa. Poiché attualmente è raggiungibile tramite una stradina sterrata, che proviene dalla piazzetta del capolinea della linea d'autobus 11 e del pontile della linea 31, si dovrà provvedere alla asfaltatura della stessa.

Il tempo di viaggio, comprensivo dei tempi di percorrenza e delle manovre di partenza e attracco, con condizioni meteo marine ottimali e traffico portuale non impegnativo, è stimabile intorno ai 30 minuti. La nuova linea è, pertanto, tecnicamente fattibile e di facile attuazione, tenendo conto degli interventi per l'avvio e la necessaria concertazione con gli enti interessati.

Vale la pena mettere in luce le ricadute positive che la sua realizzazione garantirebbe: una più rapida ed economica mobilità delle merci che devono raggiungere l'isola, sia per il rifornimento di negozi, di strutture di ristorazione, ma soprattutto dei cantieri e di tutte le realtà produttive che vi operano; un più rapido accesso per i cittadini ai servizi presenti nella zona di Chioggia ed in particolare alle strutture sanitarie (Ospedali di Chioggia e Piove di Sacco); una funzione facilitatrice allo sviluppo di un turismo sensibile alle bellezze naturalistiche dell'isola; l'alleggerimento del traffico pesante e di automobili private sul Tronchetto e sul Lido, ma anche sulla statale Romea e di attraversamento di Mestre e del Ponte della Libertà.

La linea dovrebbe avere un avvio sperimentale e prevederebbe l'effettuazione di tre corse alla mattina e tre corse alla sera, in orari da concordare con gli operatori economici.

La nostra proposta prevede l'impiego di una motozattera che abbia una capacità di carico di 35 mezzi commerciali (equivalente a 45 auto). Se consideriamo le tariffe ora in vigore e pubblicizzate da Actv-Vela sulla linea 17, vediamo che il costo del biglietto varia dai 15 ai 58 euro (per i pullman). Se mettiamo in correlazione questi due dati e cioè la capacità di carico con il valore del titolo di viaggio, vediamo che, ipotizzando un valore medio del biglietto in 20 euro e una previsione di trasporto di almeno 25 mezzi, si ottiene un introito a viaggio di 500 euro, che dovrebbe essere in linea con i costi sopportati da Actv.

Ma l'interesse espresso dai cittadini e dalle forze economiche di Pellestrina , potrebbe mettere in moto anche nuovi modelli di integrazione e partnership fra pubblico e privato e vedere una collaborazione fra Actv e imprenditoria locale nella gestione della linea.

La mission di Laboratorio Venezia ha proprio questo significato: aprire uno spazio che faccia circolare pensieri ed idee, favorisca il dibattito cittadino su una pluralità di temi e progettualità, favorisca la costruzione di sinergie fra soggetti diversi che ritengono di misurarsi in una dimensione di confronto fattivo, e collaborazioni costruttive.


 


*Presidente di Laboratorio Venezia

**Coordinatore tavolo tecnico dei trasporti di Laboratorio Venezia

1 commento:

  1. Perché la Città di Chioggia si deve fare carico dei problemi, da sempre esistiti, di una ex-frazione che negli anni \'20 ha preferito staccarsi da Chioggia per unirsi a Venezia?

    RispondiElimina