giovedì 2 marzo 2017

«Lido e Pellestrina ai margini serve un coinvolgimento»


Mentre a Venezia spesso si è faticato perfino a camminare tra le calli sotto la pressione di decine di migliaia di turisti attirati dal Carnevale, al Lido e Pellestrina c’era il deserto. «Le due isole restano ai margini, diventando ancor più periferia durante questi grandi eventi» denuncia il presidente Danny Carella. «Fa rabbia perché nei giorni scorsi alcuni albergatori lidensi si sono perfino visti disdire prenotazioni di persone che hanno preferito non venire in città una volta capita la confusione che avrebbero trovato. Allora mi chiedo: perché non distribuire meglio gli eventi e i flussi invece di accentrare tutto nell'Area Marciana?». Al Lido e Pellestrina Proloco e alcune associazioni territoriali, con pochissime risorse hanno fatto i salti mortali. «È pur vero che qualche contributo è arrivato dal Comune, ma è poca cosa per poter organizzare
eventi di richiamo» spiega Carella. «A rimetterci è tutto il sistema, dagli alberghi ai bar e ristoranti, ai negozi e all'immagine che invece potrebbero rifarsi le due isole. Perseverare è diabolico, ma vediamo che il tempo passa e non c'è la volontà di fare qualcosa». (s.b.)

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