Lido, la denuncia del presidente Danny Carella. Festa a Pellestrina cancellata
Centri anziani al gelo, la
scuola elementare e materna Penzo a 12 gradi e numerosi uffici pubblici
con temperature sotto i livelli minimi di legge. E' la denuncia fatta
ieri dal presidente municipale Danny Carella, stufo di fare i conti con
una situazione che è drasticamente peggiorata i primi giorni di gennaio,
in concomitanza con l'abbassamento delle temperature esterne.
«È
assurdo quanto sta accadendo» argomenta Carella «poiché siamo di fronte
a un problema diffuso negli edifici pubblici. Gli impianti di
riscaldamento vanno a singhiozzo, il personale o gli studenti sono
costretti a lavorare o restare in classe in condizioni poco consone se
non fortemente criticabili. Ogni giorno mandiamo da settimane delle
segnalazioni agli uffici tecnici comunali e ai dirigenti di settore,
perché nonostante alcuni interventi da parte delle ditte, gli impianti
proseguono a non funzionare a dovere».
In questi giorni è stata
perfino cancellata la festa degli anziani a Pellestrina, dove il centro
anziani femminile si è ritrovato nei locali in gestione appena 10 gradi.
Non meglio è andata al nuovo centro anziani del Lido, collocato all'Ala
Dreyer del Palazzo del Cinema, ma basti pensare che a Pellestrina
l'ufficio del presidente municipale è addirittura senza il
riscaldamento. «Vada per me, che mi metto un giaccone più pesante e
faccio tutto lo stesso, ma non esiste che le categorie più deboli come
anziani e bambini si trovino ad affrontare tutto questo» prosegue lo
stesso Carella «Alla scuola Penzo di Malamocco, dopo tutti i disagi di
dicembre, i genitori in questi ultimi giorni hanno misurato di persona
12 gradi in classe. Poi arrivano gli operai della manutenzione,
sbloccano la caldaia, ma solo alla sera raggiunge i 18 gradi minimi. E
al mattino il disagio si ripete».
Secondo il presidente della
Municipalità di Lido e Pellestrina servono investimenti da parte del
Comune. «Mi pare chiare ormai, perché certi interventi non sono
probabilmente stati fatti negli anni scorsi, e adesso ne paghiamo le
conseguenze. Finché non si finisce sottozero la situazione
si contiene, ma da come stanno andando le cose in questi giorni, i
problemi per forza emergono - rincara Carella - I nodi stanno venendo al
pettine, ma siamo stufi, compresi molti dipendenti costretti a lavorare
al freddo nella nostra sede di via Gallo o a Pellestrina». Simone Bianchi
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