mercoledì 28 settembre 2016

Video sui forti, primo posto per la Loredan

Gli studenti dell’istituto si sono imposti al concorso “Le scuole adottano i monumenti” 

 La scuola media Loredan ha primeggiato al Concorso nazionale “Le scuole adottano i monumenti della nostra Italia”, indetto dalla Fondazione Napoli Novantanove, in collaborazione con il Ministero dell’istruzione e dell’università e con quello dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Il concorso era aperto a scuole di ogni ordine e grado, e l'Istituto comprensivo di Lido e Pellestrina ha ottenuto il primo posto nella sua categoria, grazie agli alunni della Loredan, bravi nel realizzare un video dedicato ai vecchi forti della loro isola. Strutture come Forte Santo Stefano e Forte Ca' Roman, e gli ottagoni lagunari, che sono stati anche filmati dall'alto grazie ai droni messi a disposizione dall'Istituto italiano dei Castelli, da tempo impegnato per il recupero e l’utilizzo delle vecchie fortificazioni veneziane (ha già organizzato visite guidate in più siti veneziani). L'idea dei promotori del concorso era quella di invitare le scuole a scegliere un monumento del proprio territorio da studiare e valorizzare, per certi versi anche adottare, con un percorso che magari in futuro ne possa permettere pure un recupero a fini didattici e culturali per la popolazione.
I video raccolti andranno a costituire il museo virtuale Arte Cultura Ambiente: l'itinerario delle meraviglie italiane adottate dalle scuole di ogni ordine e grado. Un concorso tra l'altro patrocinato dall'Associazione nazionale dei comuni italiani. La vittoria è stata accolta con grande entusiasmo da Gabriella Marinaro, dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo di Lido e Pellestrina. E adesso verranno di sicuro promosse iniziative per condividerlo con gli altri studenti delle due isole in attesa del 28 ottobre,
giorno nel quale gli studenti della media Loredan dovranno recarsi a Roma, in Campidoglio (sede dell’amministrazione comunale) per ricevere il premio per il loro video sui vecchi forti di Pellestrina, alcuni dei quali con la necessità di interventi a causa dell’abbandono. Simone Bianchi

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