Solo due addetti di Veritas per garantire la pulizia della spiaggia
dell’isola Un’interrogazione in consiglio comunale per chiedere
interventi rapidi
Otto chilometri di arenile, una quantità immane di rifiuti, legna e
alghe ma solo due addetti di Veritas per tenerla pulita. Da
Pellestrina arriva la protesta dei residenti e la provocazione del
consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta, che in queste ore ha
presentato una interrogazione in merito, chiedendo interventi rapidi.
Dal primo aprile è iniziata la pulizia manuale dell’arenile di
Pellestrina da parte di Veritas, che si avvale di una cooperativa
che, come da accordi presi con il Comune, impiega due operatori per
quattro giorni la settimana, fino al 30 settembre. Corredando di
foto il suo intervento, il consigliere Scarpa si sofferma sul fatto che
«due soli operatori non sono sufficienti per un arenile che versa
in pessime condizioni, e le immagini lo dimostrano, così esteso e
importante come quello di Pellestrina. È composto da 17 pennelli
per un totale di circa 8 chilometri di spiaggia; arenile che l’assessore
Bettin ha potuto visitare nei giorni successivi le grandi
mareggiate avvenute la notte del 31 ottobre e 1 novembre scorso».
Nell’agosto scorso, vista la grossa quantità di rifiuti portati dal
mare, solo in extremis il Comune, con la collaborazione di Veritas,
è riuscito a utilizzare otto operatori al giorno per 6 giorni la
settimana, facendo una pulizia più accurata della spiaggia e
portarla alla normale fruibilità. «Per la prossima stagione balneare»,
aggiunge Scarpa, «la pulizia della spiaggia fatta ad agosto è
inopportuna, non garantendo l’incolumità e la sicurezza dei bagnanti
nei mesi precedenti. Pertanto da Pellestrina chiediamo di fare in modo
che quest’anno il mese di pulizia intensiva della spiaggia venga
anticipato a giugno, in modo da dare la possibilità ai cittadini e ai
turisti di godersi luglio e agosto in santa pace. Inoltre, in virtù
della grave situazione di erosione degli arenili, specialmente
all’altezza del pennello 16 dove sta rischiando anche di subire
danni il Murazzo Zendrini, ribadiamo la necessità che intervenga il
Magistrato alle Acque. Per cui anche questo ente dovrebbe investire
fondi e mezzi per la pulizia e la sistemazione dell'arenile, e per
il ripascimento che serve eppure non è mai stato fatto». Infine, è
stato anche richiesto che siano sistemati i percorsi di accesso
alla spiaggia libera di Pellestrina, in modo che siano percorribili e
sicuri per tutti, in particolar modo per bambini, anziani e
diversamente abili. E tra gli interventi ancora in piedi per l’arenile,
c’è anche la rimozione definitiva del vecchio relitto riemerso nei
mesi scorsi dietro Pellestrina sempre a causa dell’erosione
dell’arenile. Simone Bianchi
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