domenica 11 novembre 2012
L’invasione dei rifiuti Pulizia e polemiche dopo la mareggiata
Danni per migliaia di euro, non meno di 50-60 mila solo al Consorzio
Alberghi, dune artificiali rase al suolo e rifiuti ovunque tra
capanne rotte e arredi sparsi per l’arenile. La mareggiata che ha
colpito il Lido due settimane fa ha portato via metri di arenile e
tonnellate di sabbia, ma ha lasciato il segno anche a Pellestrina dove
tantissimi rifiuti e alghe si sono spiaggiati, con le onde che
lambivano ormai il vecchio murazzo Zendrini dopo essersi “mangiate” gran
parte della spiaggia. Al Lido, danni e acqua anche all’Hotel
Excelsior, dove le onde sono penetrate fino al ristorante sulla
spiaggia, allagando i sotterranei e scaricandosi poi addirittura
sul lato laguna in darsena, costringendo il personale a un duro lavoro
per asciugare i locali. (s.b.) LIDO I gestori degli stabilimenti
balneari lidensi sono corsi ai ripari, dopo i danni per la
mareggiata della scorsa settimana, e in gran parte sono già state
ripristinate le dune artificiali di protezione, così come sono
stati rimossi rifiuti, alghe, legno, tonnellate di conchiglie e capanne
rotte dalle onde. Un lavoro che di certo i gestori non si
aspettavano di dover affrontare, tanto più in questa fase della
stagione, visto che solo un mese e mezzo fa si era conclusa quella
balneare. Intanto, per quanto accaduto lungo il litorale di Lido e
Pellestrina, è arrivata la richiesta di stato di calamità naturale.
Con una interpellanza rivolta al sindaco, il consigliere Alessandro
Scarpa ha fatto il punto sui danni subiti dagli arenili delle due
isole, in particolare sotto il profilo della grave erosione del
litorale, chiedendo oltre a interventi di ripascimento, anche verifiche
sulla necessità di nuove opere di difesa che evitino in futuro il
ripetersi di situazioni come quelle vissute due settimane fa. «Visto che
queste opere importanti svolgono un’azione di protezione a mare,
sia per la laguna che per la città di Venezia, e visti i danni arrecati
alla spiaggia del Lido e a quella di Pellestrina», sostiene Scarpa,
«chiedo al sindaco che si faccia tramite per ottenere il
riconoscimento dello stato di calamità naturale. Oltre ai danni subiti
dagli stabilimenti balneari li- densi, vanno rimarcati quelli
all’arenile di Pellestrina dove, con l’ultima mareggiata, nelle zone dei
pennelli 16 e 17 del Sestier Busetti, e in altre zone centrali
dell’isola, la spiaggia è quasi del tutto scomparsa, con il mare
che lambisce ormai pericolosamente i vecchi Murazzi del Zendrini a pochi
metri dalle case». La Municipalità di Lido e Pellestrina, proprio
in queste ore, sta sperando in una risposta dalla Regione dopo la
richiesta di poter disporre di nuovi fondi per migliorare le difese
a mare delle due isole. Il presidente Giorgio Vianello si era mosso
ancora una decina di giorni fa, prima che la mareggiata colpisse
gli stabilimenti balneari del Lido. Intanto, anche la sezione dell’Udc
di Pellestrina si è mossa su questo fronte. «Vogliamo portare
all’attenzione degli enti competenti il gravoso problema dell'erosione
del nostro litorale», scrive il segretario Vincenzo Vianello. «La
spiaggia è stata pensata e progettata per difendere l’isola ma
anche Venezia e la sua laguna, visto che la posizione strategica di
Pellestrina fa da scudo alla città in caso di forti mareggiate». Da
parte del Comune, l’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin si è
detto da subito «disponibile a incontrare i gestori delle spiagge per
affrontare assieme il problema e poi poter fare le dovute richieste
a Regione e Magistrato alle Acque». (s.b.)
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