Una tonnellata e mezza di cozze sotto sequestro. E’ accaduto a Pellestrina, nel corso di un’operazione dei carabinieri della stazione dell’isola finalizzata alla prevenzione ed alla repressione della pesca e commercializzazione abusiva di mitili di dubbia provenienza.
Ispezionando l’area di un centro di stabulazione, i militari si sono accorti della presenza in banchina di quarantotto ceste colme a dismisura di cozze da vagliare. Per nascondere il contenuto, le ceste erano state coperte con una pila di bancali in legno. Ma non a sufficienza, evidentemente.
I carabinieri di Pellestrina hanno quindi interrogato i responsabili del centro di stabulazione, i quali però non sono stati in grado grado di fornire nessuna documentazione che facesse risalire alla reale provenienza delle cozze. Complessivamente, si trattava di oltre una tonnellata e mezza di mitili «fuorilegge».
Le indagini dei militari dell’isola continuano per accertare da dove venissero le cozze che, nel frattempo, sono state rigettate in acqua.
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