sabato 16 aprile 2011
Pista ciclabile: asfalto per 100 metri sterrato per 3 km
(A.B.) Ad un anno dalla morte del piccolo Brahim Nsib Gavagnin, a Pellestrina si torna a parlare di sicurezza. Brahim, 7 anni, era morto per le ferite riportate in un incidente, avvenuto nella strada carrabile dell'isola, quella denominata dei murazzi, dove si svolge praticamente tutta la circolazione, anche quella dei mezzi pubblici. «Si deve mettere l'isola in sicurezza». Queste erano le parole recitate da tutti, e, effettivamente, dopo qualche mese, qualcosa è stato fatto: tre dissuasori di velocità posti dinnanzi a situazioni critiche, scuole e luogo dell'incidente. La cosa più importante però, la pista ciclabile è un'incompiuta. Ideata in tempi non sospetti dall'ex presidente della municipalità Gusso, è partita con un'accellerata proprio dopo la morte di Brahim. Un percorso lungo tutta l'isola, attraverso il centro abitato, poi in circa tre chilometri di strada lungo la laguna, e un percorso di circa 100 metri estrapolato nella strada carrabile. Ebbene, i tre chilometri lungo la laguna, i più belli e a contatto diretto con la natura, sono rimasti una bufala. Strada sterrata, piena di buche e conseguentemente difficilmente percorribile. «Ho portato il sindaco Orsoni e l'assessore Maggioni, domenica scorsa che erano in isola, a vederla - commenta il consigliere comunale Alessandro Scarpa - perchè una cosa del genere è un segno di inciviltà, ed una presa per i fondelli della cittadinanza. Basterebbe soltanto una sistemazione del manto stradale. Hanno promesso il loro impegno».
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