mercoledì 12 gennaio 2011

Il Comune cerca un’area di stoccaggio

Individuare un’area di stoccaggio per i materiali spiaggiati sull’arenile di Lido e Pellestrina, nell’attesa che la sabbia si asciughi e possano essere trasferiti in discarica. Questo il primo obiettivo da raggiungere ed emerso ieri dal confronto tra Stabilimenti balneari, Veritas, Municipalità e assessorato all’Ambiente. Ciò permetterebbe un notevole risparmio in termini di costi, dal momento che i materiali rimossi dall’arenile - bagnati e ricoperti di sabbia - peserebbero di più portati direttamente in discarica. «Non è un aspetto banale - osserva l’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin - perchè l’asciugatura di legno e alghe permetterebbe anche di recuperare la sabbia e di riportarla in spiaggia, e con essa le conchiglie che sono fondamentali per gli arenili. Il peso inferiore in discarica avrebbe un costo nettamente più basso al momento del riciclo dei materiali. Ora dobbiamo capire dove poter fare questa operazione al Lido e a Pellestrina, visto che le mareggiate di Natale hanno scaricato già parecchio materiale sui due litorali, benché sia nettamente inferiore a ciò che si è spiaggiato la scorsa estate causando una vera e propria emergenza». Questo il primo punto, con il secondo dedicato alla continua erosione. Il Comune ha già preso contatti con la Regione per stilare un piano dettagliato che permetta di intervenire sulle due isole. Se a Pellestrina ci sono punti in cui le onde hanno perfino scoperto a Natale il vecchio murazzo tra i pennelli 15 e 16, problemi ce ne sono anche al Lido, in particolare al Consorzio Alberghi e negli stabilimenti più a ridosso dei Murazzi. «E’ inammissibile una situazione del genere, e parliamo di difese a mare fondamentali - aggiunge Bettin - gli arenili vanno ricostituiti il prima possibile». Dalla Municipalità, il presidente Giorgio Vianello rimarca la stretta collaborazione tra i soggetti interessati. «Sono certo che si potranno raggiungere i risultati prefissati. Parliamo di problemi reali e della necessità di ridurre i costi, oltre che della sicurezza delle due isole. E’ assurdo che a Pellestrina, dove si stanno per promuovere i primi stabilimenti balneari organizzati dell’isola, la spiaggia ci sparisca sotto il naso. Un plauso a Bettin che ha capito il problema e vuole andare fino in fondo per tutelare il Lido e Pellestrina». (s.b.)

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